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Docenti in quarantena, la circolare ministeriale: dovranno tenere didattica a distanza

Docenti in quarantena, la circolare ministeriale: dovranno tenere didattica a distanza

Ma i docenti in quarantena, non ovviamente malati, devono fare didattica a distanza? In ogni istituto sono state adottate soluzioni differenti. Con ore perse di didattica anche quando non era necessario. La risoluzione del problema sta nella normativa che sta per essere modificata..

Dopo la circolare della Funzione pubblica, che delinea il lavoro dei  dipendenti pubblici in quarantena, il ministero all’Istruzione sta preparando le indicazioni su cosa devono fare i docenti. Lavorare, se in salute, sarà l’indicazione rispetto all’isolamento preventivo, come recita la nota del ministero retto dalla Dadone :”Nei casi di quarantena con sorveglianza attiva o di isolamento domiciliare fiduciario, il lavoratore, che non si trovi comunque nella condizione di malattia certificata, svolge la propria attività in modalità agile”. Secondo le prime indicazioni sarà così per i docenti. Una scelta che aprirà il problema della sorveglianza degli alunni in classe, con il docente collegato da casa. La strada indicata da viale Trastevere è l’uso delle compresenze o dell’organico potenziato o delle supplenzi brevi (spezzoni orari). Soluzioni tutte possibili, anche se in salita visto le difficoltà delle scuole ad avere organico sufficiente e a reperire i supplenti.

In definitiva la circolare dovrebbe indicare una via maestra da perseguire, ma non basterà a definire come si potrà organizzare in concreto la didattica, che dovrà essere necessariamente costruita caso per caso.

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