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I bambini si ammalano poco, ma diffondo il virus? Il test da risolvere per riaprire le scuole

I bambini si ammalano poco, ma diffondo il virus? Il test da risolvere per riaprire le scuole

La storia del  bambino risultato infetto sulle Alpi Francesi che non è riuscito a trasmettere il virus a nessuno nonostante sia  venuto in contatto con un centinaio di persone tra scuole, hotel e piste da sci è per molti emblematica. I bambini non trasmettono il virus. Ma è davvero così? Non è un interrogativo da poco. Per molti, anzi, è la questione principale intorno a cui ruota il ritorno alla normalità. Una domanda che si è posto anche Anthony Fauci, consigliere della casa Bianca, e forse il virologo numero uno al mondo.  Pochissimi bambini si sono ammalati di Covid-19 rispetto agli adulti, ma è perché i bambini sono più resistenti alle infezioni causate da Sars-Cov2 o perché si sono infettati, ma non mostrano sintomi?

Diciamo subito che la comunità scientifica è divisa.  Una ricerca evidenzia che solo il 2% dei giovani sotto i 18 anni in Cina, Italia e Stati Uniti si è ammalato. Perché i bambini abbiano in generale sintomi più leggeri degli adulti resta per ora un mistero ancora da chiarire. Uno studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases, condotto a Shenzen ha mostrato che i bambini sotto i 10 anni erano infetti come gli adulti, ma con sintomi meno gravi mentre altri condotti in Corea del Sud, Italia e Islanda hanno mostrato un tasso di infezione minore nei bambini.

In ogni caso aprire le scuole è considerato da molti epidemiologi molto rischioso.  Uno studio pubblicato la settimana scorsa su Science da un team cinese ha analizzato i dati provenienti da Wuhan e Shangai scoprendo che i bambini erano suscettibili di appena un terzo rispetto agli adulti. Ma quando le scuole sono state riaperte hanno scoperto che i bambini avevamo il triplo dei contatti rispetto agli adulti e quindi tre volte in più la possibilità di infettarsi.

Sulla base di questi dati i ricercatori hanno stimato che la chiusura della scuola non è sufficiente a fermare un focolaio ma può ridurre l’aumento di circa il 40-60% e rallentare il decorso della malattia. Uno studio tedesco ha analizzato la quantità di virus nella gola di 47 pazienti infetti tra 1 e 11 anni. Quindici di loro erano asintomatici ma presentavano cariche virali sovrapponibili a quelle degli adulti.  Da questi risultati sembrerebbe comunque che i bambini pur ammalandosi poco trasmettono la malattia.

Ma a questo punto a resettare di nuovo tutto torna il caso del bambino sulle alpi francesi. A rendere di nuovo ingarbugliato il caso. A lasciare gli scienziati di fronte al dilemma. E le scuole ancora chiuse.

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