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Giù le mani dalla Festa del Papà!

Giù le mani dalla Festa del Papà!

Suor Monia Alfieri – Ha creato giustamente scalpore la notizia secondo la quale le attività legate alla Festa del papà presso una scuola dell’infanzia sono state cancellate per decisione della direttrice che afferma di avere accolto le lamentele secondo le quali non esiste più la famiglia modello. Innanzitutto vorrei dire che la famiglia modello esiste, eccome se esiste!

Esistono mamme e papà uniti nel matrimonio cristiano, esistono mamme e papà uniti nel matrimonio civile, esistono mamme e papà conviventi. I figli di questi genitori hanno il pieno diritto di festeggiare, il 19 marzo, il papà, l’8 maggio, la mamma.

Quello che poi fa ulteriormente stridere è il fatto che anche le coppie omosessuali hanno manifestato le loro perplessità rispetto ad una simile decisione: ne conosco tanti e tutti mi hanno fatto pervenire il loro disappunto.

Siamo sempre alle solite: nel tentativo di difendere i diritti, li strumentalizziamo negando così quelli che abbiamo.

Quanti bambini figli di genitori omosessuali frequentano le scuole cattoliche e con loro si cerca di trovare la giusta strategia per far comprendere al bambino, al ragazzo, al giovane la sua situazione. Compito della scuola è questo: educare, educare l’intelligenza, educare le emozioni, educare la volontà.

E certamente non si educa negando ad un bambino di festeggiare il suo papà. Si tratta di una scelta francamente ideologica che, come tale, non genera libertà, anzi la soffoca.

Posso non essere d’accordo, io, Anna Monia Alfieri sul fatto che due genitori omosessuali abbiano un figlio, ma, se questi genitori bussano alla porta di una delle scuole della Congregazione cui appartengo, quei genitori mai saranno mandati indietro, nella chiarezza delle reciproche posizioni di idea e di pensiero.

Si tratta di cambiamenti cui la nostra società ci sta abituando: tuttavia un conto è affrontare i cambiamenti secondo impostazioni ideologiche, altro è affrontare il cambiamento gestendo tutte le dinamiche relazionali, emotive, intellettuali.

O si affronta la complessità o la si affossa. Cancellare la festa del papà vuol dire affossarla. Ma affossare non è mai la strategia da scegliere perché lascia strascichi di risentimento e di rivendicazione.

Invito allora chi lavora nel campo educativo ad avere il coraggio della complessità che va di pari passo con il coraggio dell’intelletto e del cuore, oltre ogni parvenza di facciata e di perbenismo.

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