AperturaCopertinaNewsPRIMO PIANOULTIMEUncategorized

Scuola, allarme dell’Unesco: milioni di ragazzi rovinati dalla dad! Tutta colpa del Covid-19

L'emergenza Coronavirus ha ridotto drasticamente le ore scolastiche dei ragazzi di tutto il mondo.

L’emergenza Coronavirus ha ridotto drasticamente le ore scolastiche dei ragazzi di tutto il mondo, nello specifico tredici settimane in Italia, sette in Germania, sei in Francia, dodici in Gran Bretagna, diciassette in Irlanda. Per tutto questo tempo i ragazzi nel mondo non sono andati a scuola. Non in presenza almeno. Per colpa della pandemia. Cinque mesi fa, guardando i dati Unesco sulle scuole chiuse per effetto del Covid, il segretario generale dell’Onu Antonio Gutierres parlò di «catastrofe generazionale». Non esagerava. A quasi un anno di distanza dall’inizio della diffusione del virus, l’Unesco torna a fare un bilancio di cosa è cambiato con l’assenza da scuola nei vari Paesi del mondo, a seconda dei mesi. Come riporta Mattino.it, lo fa con un rapporto titolato «From disruption to recovery», dal disordine alla ripresa. Diciamo subito che rispetto all’aprile scorso, quando ben un miliardo e seicento milioni di studenti si ritrovò di colpo senza lezioni in presenza, rispetto ad allora, insomma, le cose sono migliorate. Oggi sono ottocento milioni gli allievi ancora limitati nel loro diritto allo studio per colpa della pandemia.

Ottocento milioni sono tanti, ma molto meno dell’aprile scorso. In gran parte del mondo le scuole sono state riaperte, in tutto o parzialmente, e solo trentuno Paesi continuano o, come la Germania, ritornano, alla chiusura totale per una recrudescenza del virus. A proposito della Germania: il rapporto Disruption e Recovery dell’Unesco consente di confrontare le scelte e le condizioni attuali dei vari Paesi europei. Salta subito agli occhi che per alcuni chiudere gli istituti scolastici non è mai stata un’opzione e continua a non esserlo. In Francia per esempio, lo ha confermato il ministro dell’Istruzione Blanquer , i ragazzi e gli insegnanti si vedranno in presenza ogni giorno, perfino se come sembra, dovesse tornare il lockdown. «E’ una questione di giustizia sociale» aveva scandito Macron nella primavera scorsa a quando impose la riapertura. Non ha cambiato idea. Non l’hanno cambiata neanche in Norvegia, le scuole primarie e secondarie sono aperte oggi così come lo erano nel maggio 2020. Pure la Spagna ha oggi scuole aperte mentre nella primavera dell’anno scorso erano chiuse. L’Italia rientra nel gruppo dei quarantotto in cui gli istituti scolastici sono aperti ma ancora parzialmente. È in compagnia degli Stati Uniti e dell’India.

Articoli correlati

Back to top button