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Caos scuola, Giannelli: “Dirigenti solo per problemi sanitari”

A scuola nessuno riesce a fare il proprio lavoro, tutti travolti dalla gestione di problemi sanitari. Gli alunni sono disorientati, i genitori peggio. “Completamente snaturato”. È così che Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, definisce il servizio nelle scuole, così come riportato da Skytg24. “I dirigenti e i loro collaboratori non riescono più a occuparsi di questioni scolastiche ma esclusivamente di problemi sanitari e parasanitari”, afferma infatti Giannelli. “I dirigenti sono sottoposti a una pressione psicologica senza precedenti anche da parte dei genitori che chiedono loro conto della farraginosità della procedura e dell’inerzia delle ASL”, dice. Non solo. Anche i genitori : “Nella maggior parte dei casi, sarebbero impossibilitati a lavorare se la scuola non ammettesse i loro figli alle lezioni in presenza. Con le conseguenze che possiamo immaginare sul piano sociale ed economico”, dice Giannelli.

L’accusa di Giannelli alla politica

Il Presidente pretende risposte, ma accusa la politica di essere concentrata solo sull’elezione del Presidente nella Repubblica. “Il principio secondo cui l’emergenza non conosce regole è valido, ma un’emergenza perdurante da due anni non può tramutarsi in un cronico stravolgimento delle regole”, afferma Giannelli. “Chi, come noi, è in trincea è a disposizione per contribuire alla semplificazione del protocollo di gestione dei casi di positività in classe”.

Scuola e quarantene: ipotesi…

Tra le possibili novità, ci sono la riduzione del periodo di Dad per gli alunni a 7 giorni; la possibilità di anticipare il tampone di controllo dopo un contatto positivo o di non farlo in alcuni casi. Poi la semplificazione delle procedure per rientrare in classe; l’arrivo di una app per aiutare ragazzi e genitori ad orientarsi; l’introduzione di regole differenziate per vaccinati e non anche alle elementari.

…e situazione attuale

Al momento, l’attività viene sospesa con un caso nelle scuole d’infanzia e negli asili nido e scatta la quarantena per 10 giorni. Alle elementari, invece, si continua in presenza a fronte di un solo caso, ma con l’obbligo per tutti gli studenti di fare un tampone al giorno 0 e al giorno 5. Se invece i casi sono 2, si passa in Dad per 10 giorni. Prevista anche la quarantena per tutti, indipendentemente dal vaccino o dalla guarigione recente, al contrario di quanto avviene per la popolazione in generale e per i contatti extra-scolastici Per medie e superiori, si applica l’autosorveglianza con un solo caso mentre se i contagi sono due solo possono continuare le lezioni in presenza (indossando le Ffp2) per gli studenti che hanno ricevuto la terza dose, che hanno completato il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni o sono guariti dal COVID-19 da meno di quattro mesi. Per gli altri, si passa alla didattica da remoto. Quest’ultima viene attivata per tutti se i contagi sono almeno tre.

 

 

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