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ERASMUS+ 2021-2027, il nuovo programma strutturato in tre azioni chiave

Il Programma Erasmus, è nato nel 1987, nei suoi 34 anni di vita si è ampliato tantissimo e oggi copre tutti i settori dell’istruzione e della formazione.

Il Programma Erasmus, è nato nel 1987, nei suoi 34 anni di vita si è ampliato tantissimo e oggi copre tutti i settori

dell’istruzione e della formazione, dall’educazione e cura della prima infanzia all’istruzione scolastica, alla

formazione professionale, all’istruzione superiore e all’apprendimento degli adulti, sostiene la cooperazione sulla

politica giovanile e promuove la partecipazione allo sport. Erasmus plus intende raggiungere i significativi

obiettivi appena descritti, grazie alla collaborazione delle Agenzie nazionali, che hanno il compito di favorire

l’aumento del numero di beneficiari, facilitando il raggiungimento di persone di ogni estrazione sociale,

adoperandosi per costruire relazioni più forti con il resto del mondo. Importante per sostenere il Programma sarà

anche la promozione di ambiti di studio che guardano al futuro come le energie rinnovabili, i cambiamenti

climatici, l’ambiente, l’ingegneria, l’intelligenza artificiale e l’innovazione digitale.

Il programma Erasmus+ 2021-2027 continuerà ad essere strutturato in tre azioni chiave:

Azione chiave 1, a supporto della mobilità delle persone;

Azione chiave 2, per i progetti e tutte le misure di cooperazione;

Azione chiave 3, per il supporto alle politiche dell’Unione in materia di Istruzione, Gioventù e Sport.

Il Programma mobiliterà tutti i settori per la ripresa dalla crisi dovuta al Covid19 e per promuovere la crescita, con

l’obiettivo di raggiungere lo Spazio europeo dell’educazione entro il 2025, per fornire nuove opportunità per gli

studenti europei, a partire dalla scuola, grazie a una maggiore accessibilità e formati di mobilità più flessibili.

Come evidenzia tecnicadellascuoola.it, in particolare, il nuovo Erasmus plus, nel settennio 2021-2027, darà ampio

spazio alla promozione di innovazione in campo didattico, fornendo alle scuole maggiori opportunità per i

discenti nell’area dello svantaggio, ma anche promuovendo l’innovazione nella progettazione dei curriculum,

nell’apprendimento e nelle pratiche didattiche, con attenzione verso le competenze green e digitali. Tutto questo

con un investimento crescente di risorse, dai 14.7 miliardi di euro della vecchia Programmazione Erasmus+

(2014–2020) si passa agli oltre 26 miliardi di quella appena iniziata (2021-2027).

Programma Erasmus e Brexit

A seguito dell’accordo sulla Brexit dello scorso 24 dicembre, il governo britannico ha deciso di interrompere la

partecipazione del Regno Unito al programma Erasmus, in ogni caso a seguito dell’art. 138 dell’Accordo di

Recesso del 1°febbraio 2020 il Regno Unito è pienamente eleggibile a partecipare e ricevere finanziamenti

nell’ambito dei programmi della UE relativi alla programmazione 2014-2020, fino al completamento di tali

programmi. Per gli studenti e lo staff in partenza per il Regno Unito dopo il 1 gennaio 2021 potranno applicarsi le

nuove regole di immigrazione previste dal governo britannico. La Brexit è un fatto di portata storica che avrà

sicuramente un impatto sulla mobilità in entrata e in uscita di studenti tra Ue e Regno Unito, ha affermato

Flaminio Galli, il direttore dall’Agenzia Nazionale italiana INDIRE, tuttavia, non tutto è definitivamente perduto. Il

Programma Erasmus, infatti, è uno strumento molto flessibile e adattabile. Già adesso vi sono significativi accordi

bilaterali con realtà extraeuropee, con Paesi come il Marocco, la Tunisia o altri paesi nel mondo, che rendono

possibili esperienze di mobilità.

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