AperturaCopertinaDidatticaDocentiFamigliaFocusNewsPolitica

Scuole e lezioni online, per milioni di famiglie internet è solo un’utopia

Le lezioni online hanno avuto la loro efficacia. Ovviamente non per tutti è così.

Come riportato dal portale voicesofyouth.org, sono oltre 1,2 miliardi gli studenti a trovarsi fuori dalle classi e le

rispettive famiglie costrette dagli eventi ad adattarsi alle norme Covid-19.

Nonostante l’iniziale scetticismo di molti, sembra che le lezioni online abbiano avuto la loro efficacia. Ovviamente

non per tutti è così.

I difetti non mancano e va riorganizzata la scarsa connettività ad Internet. Infatti, secondo l’UNESCO, sono circa

850 milioni di studenti di tutte le età ad essere stati costretti ad interrompere lo studio a causa di questi

problemi.

Le Nazioni Unite, prima della pandemia, stavano avendo ottimi risultati nell’obiettivo prefissato entro il 2030:

dare la possibilità a tutti i bambini di ricevere la giusta istruzione, ma con questa crisi piombata all’improvviso, i

governi hanno dovuto, per il momento, fare dietrofront.

Da un sondaggio del 2020 emerge che 4,4 milioni di famiglie negli Stati Uniti, non ha connessione ad Internet e che solo il 2,4% ha la disponibilità di stare in rete. Tuttavia, il 34% ha dichiarato di non potersi permettere un abbonamento mensile, il 4% non ha il pc e il 4% non ha copertura nella zona di residenza.

Per ovviare a queste problematiche, lo stato di New York ha donato 300.000 iPad ai bambini in difficoltà.
Nonostante ciò, emerge, da un sondaggio condotto dall’Education Development Trust, l’adattamento degli studenti di tutto il mondo alle lezioni online. Tuttavia, in alcune zone come il Cile, la connessione è stata considerata buona, ma oltre 3.700 scuole non avevano accesso ad Internet.

A questo punto, il governo cileno, è intervenuto collaborando con la società di telecomunicazione nazionale per fornire, in forma gratuita, sia Internet sia materiale didattico a tutte quelle scuole che ne erano sprovviste. La stessa risoluzione è stata adottata in Papua Nuova Guinea.

Non è accaduto, invece, in Iran, dove nonostante aver implementato una piattaforma di apprendimento online, si è scoperto solo dopo che una buona parte di insegnanti e studenti non potevano connettersi, mentre nelle province più disagiate, la frequenza era pari al 7%.

Per non parlare delle zone rurali dell’India. Gli studenti del Bangaan, per presentare i compiti eseguiti, hanno dovuto camminare per 12 km. Per molti di loro l’accessibilità avviene tramite telefonini connessi al 4G, mentre nelle zone urbane si accede tramite il Wi-Fi veloce utilizzando Laptop e Pc.

Per fortuna non tutti i paesi hanno di queste problematiche, tipo la Corea del Sud, che vanta le migliori infrastrutture digitali al mondo, a seguire l’Estonia e la Danimarca.

Ora tocca ai governi rendere possibile l’accesso a tutti gli studenti del mondo, visto che questa invasione pandemica ha avviato una nuova e necessaria modalità d’istruzione.

Articoli correlati

Back to top button