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Vaccini, nel decreto spunta un indennizzo di 71 milioni per le persone danneggiate

L'articolo 78 prevede due distinte autorizzazioni di spesa per gli anni dal 2021 al 2023. Boccia: "riflessione su obbligo per gli studenti"

Sono legittimi i dubbi dei docenti e delle persone comuni, sull’obbligatorietà del vaccino da Covid 19.  Mentre il governo discute e non tutti sono d’accordo se imporre o meno il vaccino e sulla sua profilassi, nell’articolo 78 del DPCM  c’è un capitolo che fa discutere, o che comunque insinua dei dubbi e fa sorgere delle domande. Che per ora non hanno risposta e talidomite. Non mancano, quindi, le polemiche che stanno montando in queste ore. C’è confusione perché non sembra esserci una linea comune nel Governo, né tantomeno  un indirizzo preciso.

Vaccini, l’Articolo 78

Prevede delle disposizioni volte a eliminare il contenzioso in materia di indennizzi dovuti alle persone danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e talidomide. Ci sono, infatti,  due distinte autorizzazioni di spesa, pari a 9.9 milioni dal 2021 e 71 milioni. Per gli anni che vanno dal 2021 al 2023. Volte a consentire al Ministero della Salute di corrispondere agli aventi diritto di indennizzi per danni subiti da vaccinazioni obbligatorie e da sindrome di talidomide. Rispettivamente per i ratei futuri derivanti dalla rivalutazione dell’indennità integrativa speciale e per gli arretrati da corrispondere ai soli danneggiati da talidomide nati nel 1958 e nel 1996. Complessivamente, pertanto, la disposizione comporta maggiori oneri pari a 80.9 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023.  A decorrere dal 2024 saranno 9,9 milioni.

Profilassi non obbligatoria, riflessione sugli studenti

Il vaccino “non sarà obbligatorio”, ma “consigliato”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, precisando che “certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come anziani, forze dell’ordine, ospiti delle Rsa, sanitari”. Mentre “una riflessione si sta facendo in Parlamento” sull’ipotesi che sia previsto anche per gli studenti tra le prime categorie che dovranno vaccinarsi.

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