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Conte: Sulla riapertura la sfida più impegnativa del governo. Assumeremo 100.000 tra docenti e personale Ata

Giuseppe Conte torna a parlare della ripartenza della Scuola. Lo fa in un’intervista al Fatto Quotidiano. Il presidente del Consiglio sottolinea lo sforzo dell’intero paese nel far ritornare gli studenti in classe il prossimo 14 settembre, ma non nasconde le difficoltà. “Il governo, la Protezione civile, i sindaci e i presidenti delle Province, gli uffici scolastici regionali e i dirigenti scolastici stanno profondendo il massimo impegno per garantire il rientro a scuola in condizioni di massima sicurezza. È una sfida molto impegnativa per il Paese, perché coinvolge oltre 10 milioni di persone. Per capire le difficoltà  basti pensare che in Italia si producono 200 mila banchi all’anno mentre in soli due mesi ne abbiamo reperiti 2 milioni e 400mila, cercandoli in lungo e in largo in Europa. Tra qualche giorno verrà diffuso il piano di consegna delle nuove attrezzature scolastiche”.

Conte sottolinea anche il grande investimento economico fatto dal governo sulla scuola. “Abbiamo investito oltre 2,9 miliardi di euro solo per la riapertura di settembre, i lavori di edilizia scolastica, l’affitto di nuovi spazi, i patti di comunità e le varie attrezzature. Rinforzeremo l’organico scolastico con 70 mila assunzioni a tempo determinato. Sono state inoltre autorizzate 97mila assunzioni a tempo indeterminato di docenti, personale Ata e dirigenti scolastici. Con il meccanismo della  call veloce, voluto fortemente da questo governo, consentiremo a chi lo desidera spostamenti più veloci per raggiungere il ruolo preferito”.

Con i fondi del Recovery Plan che arriveranno dall’Ue, ha aggiunto il premier, “dedicheremo molta attenzione alle infrastrutture materiali e immateriali e puntiamo a investire su scuola, università e ricerca e al miglioramento dell’efficienza della Pubblica amministrazione e del sistema giustizia. Intendiamo consegnare il piano in Europa a metà ottobre”. Ma aldilà dell’elenco delle cose fatte e di quelle da fare resta la grande incognita del 14 settembre e su come e se si riapriranno le aule. Le notizie delle ultime ore non appaiono rassicuranti circa metodi e programmi per una ripartenza in sicurezza. Il rischio caos sembra sempre più probabile.

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