Docenti beffati. Ci saranno 200 milioni in più per il rinnovo dei contratti per il pubblico impiego, sembrerebbe una buona notizia. Se non fosse che l’aumento è previsto per tutti i dipendenti pubblici, nessuna norma ad hoc per gli insegnanti. Lo stanziamento è stato previsto alla VII Commissione del Senato in sede di approvazione della Legge di bilancio. La misura riguarda anche la scuola, che comprende circa un terzo degli oltre 3 milioni di addetti della P.a. I fondi disponibili passano dunque da 3.175 a 3.375 milioni di euro. La somma individua le risorse a disposizione per il rinnovo dei contratti, ma per tutti. Docenti beffati.
DOCENTI PENALIZZATI
Non prevedendo una legge ad hoc soltanto per aumentare gli stipendi agli insegnanti si rischia quindi di aumentare la forbice già esistente tra gli importi delle retribuzioni degli operatori scolastici e gli altri settori pubblici. Le sperequazioni sul trattamento economico ci sono, come ad esempio già avviene a parità di qualifica con i docenti e i dipendenti Ata in una situazione di svantaggio rispetto alla gran parte degli altri lavoratori della P.a. E siccome le retribuzioni della scuola sono generalmente più basse, applicando incrementi retributivi con il criterio orizzontale, tali sperequazioni sono destinate ad essere aggravate.
LE CIFRE
Basta fare pochi esempi pratici. Se a uno stipendio pari a mille euro viene applicato il coefficiente del 3% in maniera indistinta, l’incremento a regime sarà di 30 euro. Ben altra storia se si calcola su uno stipendio di duemila euro, con un aumento di 60 euro mensili. La forbice è ancora più evidente tra docenti e funzionari di altre amministrazioni, vale a dire qualifiche a cui si accede con la laurea, chi possiede un titolo di studio elevato negli altri settori pubblici ha diritto a tutt’altri scatti e trattamenti economici rispetto ai docenti. Senza contare la tolleranza in tema di straordinari che per prassi agli insegnanti spesso non sono riconosciuti, pur se sono frequenti – è un eufemismo – le volte che gli insegnanti prestano servizio ben al di là dell’orario dovuto.
Anche per questi motivi i sindacati sono sul piede di guerra. Andava previsto un aumento dei contratti della scuola, indipendentemente dagli altri operatori della P.a. Inoltre sarebbe stato possibile inserire un coefficiente più alto specificatamente per gli insegnanti e, invece, chi già gode di contratti di buon livello sarà agevolato. L’ennesima beffa per i docenti.
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