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“L’atto di indirizzo del Ministro Bianchi SUPERATO e (stra)VECCHIO!”

“Finalmente ha visto la luce l’atto di indirizzo all’Aran del Ministro Bianchi per il rinnovo del CCNL e – in particolare nella Sezione scuola – si legge un testo che sembra pensato per la scuola del secolo scorso. Si rileva, infatti, l’assenza di una visione che riconosca la moderna complessità della scuola autonoma. L’impegno delle migliaia di risorse professionali che a diverso titolo portano avanti il progetto educativo. Il lavoro quotidiano di migliaia di docenti impegnati oltre l’attività strettamente didattica. Il Ministro probabilmente NON conosce il funzionamento reale di una scuola!” L’accusa, in un comunicato arrivato alla redazione di OggiScuola, è di ANCoDiS, l’Associazione che sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e delle Figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.

L’accusa al ministro Bianchi

“Il Ministro – si legge – dovrebbe mettere piede dentro i luoghi di governo di una scuola. Per rendersi conto cosa voglia dire dover garantire il diritto allo studio in sicurezza agli alunni e i servizi alla comunità scolastica. Nonostante le mille criticità organizzative quotidiane (assenze personale, emergenze improvvise e strutturali, relazioni conflittuali)! Il Ministro deve entrare in una scuola che opera in un territorio nel quale la povertà educativa, l’emarginazione sociale e la debolezza economica concorrono a innescare una miscela esplosiva. Che quotidianamente il dirigente scolastico e i suoi collaboratori devono disinnescare. Cercando di affrontare le emergenze e le criticità nell’assoluto abbandono da parte degli altri attori istituzionali.

Con questo atto di indirizzo, il Ministro dimostra, dunque, di non prestare alcuna attenzione alla complessità organizzativa della scuola autonoma. Dimostra di non sapere che per governare questa complessità non basta solo il dirigente scolastico. Ma occorre la presenza di risorse professionali capaci di coadiuvare e sostenere QUOTIDIANAMENTE il dirigente nella sua funzione. Conferma, infine, la scelta politica di non volere riconoscere e dare il meritato VALORE economico e contrattuale agli incarichi aggiuntivi considerato – come si legge – che ‘il quadro contrattuale terrà conto delle risorse finanziarie complessivamente già presenti a legislazione vigente nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione’.

Ancodis riafferma che il Ministro della Repubblica Italiana con il suo atto di indirizzo disattende – come i suoi predecessori – l’articolo 36 della Costituzione Italiana. E di fatto conferma l’indifferenza politica verso una componente oggettivamente insostituibile per la scuola autonoma, moderna ed europea. Da un Ministro del cosiddetto “Governo dei Migliori” ci saremmo aspettati un atto di indirizzo ‘migliore’, veramente innovativo nei contenuti e di più moderno nella visione”.

 

 

 

 

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