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Addio mare, la campanella suona anche d’estate?

Così è se vi pare. Prof e studenti, dovete appendere al chiodo i costumi? L’idea è accennata dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi durante l’intervista con il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, nel format live ’30 minuti al Massimo’. “Abbiamo fatto una scelta di unità del Paese che è il principio per cui la scuola deve essere l’ultima a chiudere”, ribadisce infatti il ministro, sottolineando le parole pronunciate in conferenza stampa dal premier Draghi. “Finora non è stato perso nemmeno un giorno, a differenza degli anni passati. Nel caso si dovessero articolare diversamente i giorni a venire possiamo prendere inconsiderazione l’ipotesi, d’accordo con le Regioni”.

Bianchi e la Dad 

Così il ministro sulla didattica a distanza:”La Dad non è il demonio, ma non deve essere un provvedimento generalizzato. Deve essere usata in maniera specifica e in un tempo specifico. In aprile, quando abbiamo deciso di riaprire- spiega Bianchi – si diceva che era impossibile tornare in classe, a settembre si diceva lo stesso, adesso si dice che è impossibile. Non è una sfida, è un impegno collettivo, bisogna richiamare tutti alla responsabilità di un impegno unitario non solo per tenere aperta la scuola ma per mettere i ragazzi in condizioni di fare attività. Nel decreto del 5 gennaio ci sono anche regole per affrontare eventuali situazioni che possono essere difficili. Ce lo aspettiamo, teniamo conto di tutte le situazioni possibili”.

I vaccini

 

“Quest’anno abbiamo proceduto, da febbraio in avanti, alle vaccinazioni in maniera massiccia per la fascia 12-19 anni, siamo al 74% alla seconda dose e all’85% con la prima. Nella fascia 16-19 anni siamo prossimi al 90%. E abbiamo vaccinato tutto il personale, il numero dei docenti sospesi perché non vaccinati è meno dell’1 per cento. E una volta ottenuto il via libera dell’Ema abbiamo iniziato con i bimbi più piccoli”.

Le classi pollaio

 

“Abbiamo fatto 60.000 assunzioni per concorso, e messo in regola altri 60.000 precari. Un concetto offensivo, sono il 2,6% del totale. Abbiamo inciso anche su questo fenomeno, concentrato in alcune aree nelle scuole tecniche professionali”. Quanto ai tamponi, il ministro precisa: “Con il decreto del 5 gennaio abbiamo dato 92 milioni alla struttura del generale Figluolo per fare accordi con tutte le farmacie e fare tamponi a titoli gratuito ai ragazzi delle secondarie. Le nostre sono risposte precise, le foto con le file davanti alle farmacie in attesa dei tamponi le possiamo fare tutti”.

 

 

 

 

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