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Occupazione in un liceo, manganellate ai minorenni

Manganellate a minorenni? Un gruppo di giovanissimi studenti sarebbe stato caricato e preso a manganellate dalla polizia in assetto antisommossa, un diciassettenne ferito, una ragazza che ha denunciato di essere stata palpeggiata da un agente. È quanto accaduto fuori dal liceo artistico Ripetta di Roma in occupazione, dove gli studenti volevano raggiungere all’interno della scuola un gruppo di loro compagni.

Il fatto

Sono almeno un cinquantina gli studenti e le studentesse del liceo che arrivano in gruppo davanti al liceo. E che vogliono entrare nella loro scuola occupata per protesta. Ma davanti ai cancelli è presente la polizia in assetto antisommossa. Gli studenti si mettono davanti agli agenti: mani alzate e cori per chiedere di essere lasciati entrare. Qualche momento di concitazione e gli agenti, senza che vi fosse stato alcun atto di violenza da parte dei ragazzi, partono con una carica. Alcuni ragazzi vengono colpiti e – secondo quanto raccontato dagli studenti – uno rimane ferito al volto a causa di un colpo con lo scudo inferto da un agente. Sui profilo social del collettivo degli studenti inoltre una ragazza denuncia: “Ero in prima linea quando è iniziata l’agitazione tra le due parti. Ero davanti a questo poliziotto che ha iniziato a toccarmi i fianchi, a stringerli, a salire sul corpo, a dirmi ‘piccolina non ti fare male, ci penso io’. Ha iniziato a salire con la mano e a mettermela sul seno. Sono riuscita a prendergli la mano e a levarla. Dopo un poliziotto gli ha detto ‘forse è meglio che te ne vai’ e l’hanno portato via”.

La protesta e l’occupazione

Perché la protesta? Il liceo Ripetta è in occupazione da ieri alle 13. Si tratta della terza scuola superiore romana occupata negli ultimi giorni (dopo il Rossellini e l’Albertelli). Questo il comunicato del collettivo “Opposizione Studentesca d’Alternativa” che spiega le ragioni della protesta: “Dopo quasi 2 anni di pandemia e l’ennesimo rientro fallimentare, in cui siamo condannati ad una scuola invivibile, il governo Draghi si prepara a compiere delle importanti riforme della scuola, con il fine di accelerare i processi di aziendalizzazione che hanno reso le nostre scuole una vera e propria gabbia e asservito l’istruzione ai privati, contestualmente al quadro di trasformazione del paese con il PNRR volto a soddisfare le nuove esigenze dei privati. Non possiamo restare con le mani in mano: è il momento di avviare il contrattacco della nostra generazione e degli studenti contro questo modello di scuola invivibile, contrario alle necessità di noi studenti, e contro un governo che è nostro nemico”.

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