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Incoerenza tra Patto per la Scuola e Decreto Sostegni-bis: i sindacati manifestano il 9 giugno

Presto comincerà l'iter per la conversione in legge del decreto e i sindacati chiedono che si intervenga sulle norme che riguardano la scuola

Negli ultimi mesi, le Organizzazioni sindacali del comparto scuola hanno lavorato a lungo ai tavoli di confronto con il Ministero per mettere a punto il Patto per la Scuola al centro del Paese.

Quando finalmente il Patto è stato siglato e reso pubblico, la maggior parte dei sindacati si sono mostrati soddisfatti ed entusiasti del risultato raggiungo.

Per saperne di più: Bianchi ha firmato il Patto per la Scuola: cos’è e quali misure di intervento prevede

Pochi giorni dopo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni-bis, qualcosa è cambiato.

Come si legge in un comunicato di Cisl Scuola, tra quanto stabilito con il Patto e le norme contenute nel Decreto vi sono alcune incongruenze:

“Questo è il dato che maggiormente sorprende e preoccupa, cioè la palese incoerenza con gli intenti concertativi

che sono alla base del Patto per la scuola e che costituiscono il presupposto necessario per uno sviluppo di tutte le sue potenzialità.”

A detta di Maddalena Gissi, segretaria generale di CISL scuola, andrebbero riviste le misure sul reclutamento, il requisito dei 36 mesi di servizio richiesti per essere assunti in ruolo dalle GPS come anche la norma che impedisce di partecipare a un concorso chi non ha superato quello precedente.

LA MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI PER CAMBIARE IL DECRETO

Le organizzazioni sindacali aderenti alle confederazioni che hanno sottoscritto il “Patto per la Scuola al centro del Paese” (CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola, SNALS e ANIEF), hanno quindi deciso di manifestare il proprio dissenso.

L’evento, che si terrà mercoledì 9 giugno, nasce soprattutto per chiedere che siano cambiate molte delle disposizioni riguardanti la scuola nel DL 73/2021.

Il manifesto diffuso per l’occasione dalle organizzazioni elenca una serie di obiettivi su cui si spera che ci si soffermi durante l’iter di conversione in legge del decreto:

  • stabilizzazione dei docenti precari
  • stabilizzazione dei facenti funzione di DSGA
  • potenziamento degli organici
  • superamento dei blocchi alla mobilità
  • riduzione del numero massimo di alunni per classe
  • cancellazione del divieto di partecipare a un nuovo concorso se non si è superato quello precedente.

 

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