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“Mascherine Fca non filtranti, è frode pubblica”, denunciata azienda degli Agnelli

L'Usb aveva già denunciato che alcuni lotti fossero maleodoranti e di difficile vestibilità.

L’azienda Fca Italy denunciata con l’accusa di «frode in pubbliche forniture».

In queste ore il sindacato Usb e la onlus Rete Iside hanno depositato alla procura di Roma l’esposto per «omessi controlli» nella fabbricazione di mascherine.

La azienda della famiglia Agnelli ha riconvertito alcune linee alla produzione di mascherine per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

A partire dalla scorsa estate, infatti, da Mirafiori e da Pratola Serra (Avellino) vengono prodotte circa 11 milioni di mascherine al giorno destinate alle scuole.

Fca – in accordo con il commissario Arcuri – ha presentato domanda ed ha ottenuto la validazione di 5 tipologie di mascherine.

Si tratta di 4 per adulti e 1 pediatricodi tipo 2R.

Ma ciò – scrive Il Manifesto – implica che Fca Italy, come da Dpcm di marzo che a causa dell’emergenza tagliava le procedure, ha inviato all’Istituto superiore di sanità «un’autocertificazione sotto propria responsabilità attestando le caratteristiche tecniche e dichiarando che rispettavano tutti i requisiti di sicurezza».

Ricordiamo che l’Usb aveva già denunciato che alcuni lotti fossero maleodoranti e di difficile vestibilità «perché schiacciano la faccia», come confermato da migliaia di studenti e dai loro genitori in tutta Italia.

Usb e Rete Iside (onlus che si occupa anche di sicurezza sul lavoro) hanno chiesto di recente un’analisi di laboratorio da Archa srl (società accreditata da Accredia, ente designato dal governo italiano) per verificare il «potere filtrante» di due lotti di mascherine Fca Italy: uno pediatrico per le scuole distribuito a settembre 2020; uno per adulti fornito ai lavoratori Fca a novembre 2020.

«I test sono stati effettuati il 15 gennaio esponendo ad aerosol batterico la faccia interna del campione con un flusso di aspirazione di 28,3 litri/minuto” .

“L’analisi – continua l’USB – ha rilevato come queste non siano rispondenti ai requisiti di efficienza di filtrazione batterica (Bfe)».

«Le mascherine pediatriche hanno un potere filtrante del 83-86% (invece del 98% previsto dalla norma); le mascherine per adulti un potere filtrante del 89-90% (invece del 98% previsto dalla norma)», si legge nell’esposto.

Gli avvocati depositeranno l’esposto anche alla Corte dei conti per «verificare se dai fatti sia derivato un danno per l’erario e di individuarne i responsabili».

Gli avvocati sono Carlo Guglielmi e Arturo Salerni. «I fatti che denunciamo ci sembrano gravi” spiega l’avvocato Salerni”.

“Anche perché riguardano minori – ha continuato  – per questo chiediamo alla procura di verificarli in fretta e, in caso di conferma, di adottare i provvedimenti cautelari per evitare ulteriori conseguenze».

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