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La verità sulle mascherine fornite alle scuole per alunni e personale scolastico. Non sono DPI o DM!

USR con una nota avverte i dirigenti scolastici: Non sono dispositivi DM o DPI

La querelle sulle mascherine distribuite nelle scuole dalla presidenza del Consiglio dei ministri continuano a generare polemiche. Del caso delle mascherine nelle scuole italiane con il logo della presidenza del Consiglio dei ministri se ne occupo “Striscia la notizia” . Secondo l’indagine le mascherine risultano avere una capacità di filtrazione ben inferiore al 95% previsto dalla legge, dato che ha generato un malcontento in diversi altri imprenditori italiani che avevano riconvertito la produzione e che si ritrovano con parecchie mascherine invendute dato che buona parte della domanda è già soddisfatta dalla produzione di una sola azienda.

L’Ufficio scolastico regionale della Campania con una nota ha chiesto ai dirigenti scolastici se hanno bisogno di fornitura di mascherine ma  “Si precisa che gli stessi non sono utilizzabili dagli operatori sanitari né dai lavoratori per i quali è prescritto l’uso di specifici dispositivi di sicurezza”.
Si precisa che sono disponibili esclusivamente mascherine tipo “chirurgico” per uso
collettività, misura standard, ovvero mascherine che non si configurano né come DM, né come DPI , ai sensi dell’art.16, comma 2 del D.L. n.18/2020”.

La domanda sorge spontanea, ma se le mascherine non sono considerate DM (ovvero dispositivi medici) o DPI (dispositivi di protezione individuale) come è possibile aprire le scuole in totale sicurezza? Chi dovrebbe indossare queste mascherine che non sono considerate affidabili al 100%. Il mistero resta fitto, ai posteri l’ardua sentenza.

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