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Conte: Accompagnerò mio figlio il primo giorno di scuola. La preside lo gela: Mancano aule, banchi e docenti

Il presidente del consiglio si gioca molto del proprio futuro politico sulla riapertura della Scuola. Ma Conte appare fiducioso, tranquillo. tanto da aver anticipato in conferenza stampa di di poter riaccompagnare tranquillamente il proprio figlio a scuola fra qualche giorno.”Non solo sono fiducioso per l’inizio, ma sarò tranquillo di portare mio figlio a scuola. Anzi, gli comunicherò tutto l’entusiasmo di questo anno, la fatica dello studio, ma anche la soddisfazione delle conquiste del sapere”. Ma è proprio dalla scuola frequentata dal piccolo Niccolò Conte che arriva una vera  e propria doccia fredda.

La preside della scuola a cui è iscritto il giovane Conte, sita nel quartiere Prati (Roma), ha fatto capire che l’istituto non se la sta passando affatto bene. Mancano molte cose, e la ripresa sarà davvero difficile. Questo almeno si evince dalla lettera pubblicata lo scorso mercoledì dallo stesso dirigente scolastico. “Non sono arrivati i banchi monoposto, neppure quelli che abbiamo ordinato in luglio. Abbiamo ancora troppe cattedre libere (docenti che devono essere nominati con procedure non di pertinenza della scuola) per cui dovremo limitare le ore di lezione. Devono essere nominati molti docenti di sostegno. Sono in servizio pochissimi collaboratori scolastici”, ha scritto la preside.

“Devono essere ancora svolti gli usuali interventi manutentori previsti per l’inizio dell’anno scolastico compreso lo sfalcio dell’erba dove indispensabile. Non è stato nominato il Direttore dei Servizi generali amministrativi. Non sappiamo se e quali docenti avranno diritto ad assentarsi in quanto rientranti nella categoria “fragili”. L’organico della Segreteria è ancora incompleto”. Insomma proprio una contronarrazione rispetto a quanto si attende il presidente del consiglio, ma come spiega la preside “Lo scenario che si prospetta non risponde assolutamente a quello che avremmo desiderato. Per tutto quello che ho esposto (e certamente è sfuggito qualche aspetto) non posso darvi garanzie di pieno funzionamento, almeno in queste prime settimane”, si legge ancora nella missiva.

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