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Scuola, Azzolina: “Ripartiremo anche senza banchi monoposto”. E’ battaglia su 50.000 assunzioni

Scuola, Azzolina: “Ripartiremo anche senza banchi monoposto”. E’ battaglia su 50.000 assunzioni

Le scuole riapriranno in presenza il 14 settembre. E’ questo il mantra della ministra Azzolina. Anche senza banchi singoli, anche se con pochi docenti, anche se non tutte le scuole avranno le adeguate misure di sicurezza per quanto riguarda il distanziamento. Intorno a questa data la ministra a disegnato la propria ultima barriera difensiva. Se cade, cade anche lei. Per questo la Azzolina, intervenendo in televisione alla trasmissione InOnda su la7 ha aperto a un’inattesa variante: a scuola si andrà anche se i banchi monoposto non sono ancora arrivati. la notizia a questo punto è doppia: la ministra teme che la gara non si possa finalizzare nei tempi, strettissimi, imposti e che i nuovi banchi da che erano fondamentali per la riapertura sono stati declassati.

La scuola al tempo del Covid e della ministra Azzolina è così. Con una ministra che invia le bozze del protocollo per la sicurezza ai sindacati e poi emette un comunicato per dire che le stesse contengono delle inesattezze. Insomma la ministra che sconfessa pubblicamente se stessa. Ma raccontando che sono i mezzi di comunicazione ad aver pubblicato notizie false, corbellerie potremmo dire utilizzando idiomi a lei cari.

Intanto il braccio di ferro con i sindacati va avanti. Le organizzazioni non intendono fare passi indietro sulla norma che prevede che i contratti a tempo determinato stipulati con i docenti precari potranno essere risolti nel caso in cui le scuole dovessero essere chiuse per un ritorno dell’epidemia.  “Dissentiamo in modo netto con la clausola del licenziamento per giusta-causa – sottolinea la Flc-Cgil – perché le esigenze dell’amministrazione vanno tenute insieme alla dignità dei lavoratori”.  La norma in questione, però, è contenuta nel Decreto Rilancio e quindi non può essere modificata con una ordinanza ed è per questo che i sindacati chiedono che il Governo si impegni subito ad emanare un decreto legge che regoli questo e altri aspetti legati alla ripresa della scuola.

Ma le possibilità che ciò avvenga appaiono piuttosto ridotte. E se Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, fa due conti e osserva che le assunzioni che si potranno fare con i fondi stanziati sono poca cosa, la risposta è sempre la stessa: nessuno in passato ha mai fatto tanto per l’Istruzione in Italia. Qui, allora, occorre posare la penna e riflettere: non è vero ma la Azzolina ci crede. Come crede che si possa dire che i banchi monoposto sono essenziali per la ripartenza e il giorno dopo affermare il contrario. Tanto a scuola, almeno per qualche anno, lei non ci deve tornare.

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