Cronaca

Scuole chiuse, sono 5 milioni gli italiani che devono scegliere tra figli e lavoro

“Se la chiusura delle scuole dovesse protrarsi oltre il 15 marzo è possibile che molte lavoratrici dipendenti, esaurite ferie e permessi retribuiti, si troveranno costrette a restare a casa usufruendo di un permesso non retribuito, rinunciando così alla retribuzione e ai contributi”. L’allarme lanciato da Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi consulenti del lavoro, riguarda milioni di italiani.

Sono, infatti, 5 milioni 139 mila i lavoratori (dipendenti e autonomi) che nei prossimi giorni si troveranno a dover conciliare gli impegni con l’ emergenza dettata dal Coronavirus. Stando ai dati elaborati dalla Fondazione studi consulenti del lavoro su microdati Istat Forze di lavoro (Lfs), di questi 5 milioni 139 mila lavoratori italiani 2 milioni 697 mila sono donne e 2 milioni 442 mila uomini.

Un numero enorme ma è evidente che la maggiore criticità nella gestione di questa emergenza dovuta alla chiusura degli istituti scolastici interesserà le donne. Sia le mamme ‘single’ (302 mila contro i 47 mila papà single) sia le lavoratrici dipendenti (2 milioni 234 mila contro 1 milione 809 mila lavoratori).

Infatti, secondo l’Istat, nel 2019 2 milioni 797 mila italiane, corrispondenti al 14,5% del totale della popolazione femminile tra i 15 e 64 anni, hanno addirittura rinunciato a lavorare per impegni di cura o responsabilità in ambito domestico.

Il lavoro agile, pensato per rispondere all’emergenza sanitaria, può rappresentare uno strumento utile in questa fase, ma la sua applicabilità è fortemente condizionata dalla natura del lavoro svolto, spiegano i consulenti del lavoro.

Infatti, se le donne occupate in attività d’ufficio (21,5% del totale) e le figure ad elevata qualificazione (20,2%) hanno maggiori possibilità di svolgere il proprio lavoro in smart working, stessa cosa non si può dire delle addette in attività commerciali (20,9%, pari a 466 mila donne) e per le professioni tecniche (20,1%, pari a 448 mila donne), per le quali è imprescindibile la presenza sul luogo di lavoro.

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