Cronaca

Bambini e dipendenza da smartphone, i pediatri: rischio enorme

Bambini e dipendenza da smartphone, i pediatri: rischio enorme

“Poliziotti e pediatri, dopo i genitori, sono le persone più affidabili per i bambini. Se avete dubbi rivolgetevi a loro piuttosto che agli utenti che incontrate sulla rete”. Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), offre un consiglio preciso alla platea di 250 studenti raccolti nella Sala Teatro Umberto per la presentazione dell’indagine ‘In rete con i ragazzi’ a Roma. Gli fa eco il capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, che aggiunge: “Le persone consapevoli dipendono meno dagli altri. Mutuando una bellissima canzone che ormai fa da colonna sonora di tutti gli appuntamenti di lotta alla mafia, ‘Prima di sparare pensa’, prima di chattare e mettere like pensa, perché quella modalità così semplice e immediata può avere conseguenze negative”.

Ma Gabrielli saluta gli studenti con una curiosità: “Sono stati creati due neologismi: ‘Smombie’ per definire gli utilizzatori di smartphone che vivono come zombie, e ‘webeti’ che mette insieme i termini web ed ebete.

Dai dati della ricerca realizzata da Polizia di Stato, Sip, Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Google e UniCredit Foundation, e condotta su 10.000 ragazzi tra i 9 e i 18 anni (circa 4.000 tra i 9 e i 14) per il progetto ‘In rete con ragazzi’, e’ emerso che quasi un adolescente e preadolescente su due (47%) afferma di avere un rapporto positivo con la tecnologia, ma ammette anche di stare troppo tempo sui dispositivi senza rendersene conto. Due ragazzi su 5 (41%) trascorrono più di 3 ore al giorno di fronte ad un dispositivo elettronico, il 38% usa lo smartphone prima di addormentarsi e il 21% lo accende appena apre gli occhi la mattina. È il 24%, infine, la percentuale di quanti lo usano durante lo studio ma non sempre per fare i compiti. Scarsa concentrazione per il 24% degli intervistati, bruciore agli occhi (21%), dolori a collo e schiena (12%). E ancora, insonnia e disturbi dell’umore per il 10% e il 7%, rispettivamente. Questi i principali effetti negativi dell’abuso da smartphone, tablet e similari denunciati dai ragazzi intervistati. Solamente 1 su 4 sostiene di non accusare alcun sintomo dopo una lunga sessione ‘tech’.

La Società Italiana di Pediatria, infatti, già qualche mese fa aveva diffuso un documento di prossima pubblicazione su Italian Journal of Pediatrics, che – sulla scorta di oltre 100 studi scientifici condotti in tutto il mondo – metteva in luce le possibili conseguenze sulla salute psicofisica conseguenti all’uso eccessivo della tecnologia. La ricerca si sofferma, quindi, sulle abitudini degli adolescenti italiani, fornendo anche una misura della diffusione dei possibili rischi legati ad un uso inappropriato dei device. Partendo da queste premesse, con l’intento di favorire un utilizzo equilibrato dei dispositivi tecnologici, nasce l’iniziativa ‘In rete con i ragazzi. Una guida all’educazione digitale’. Il progetto vuole supportare insegnanti, genitori, pediatri – primo punto di contatto con le famiglie e ‘antenna’ sociale – nel guidare i nativi digitali verso un rapporto equilibrato con la rete, prevenendo le possibili conseguenze negative sulla salute dei ragazzi e i rischi a cui questi possono trovarsi esposti quando navigano su internet.

Ma se da un lato emergono campanelli d’allarme legati all’abuso dei dispositivi tecnologici, sono tante anche le opportunità che l’universo digitale si trova a offrire se usato in maniera appropriata. Sviluppare le abilità di ricerca, potenziare il senso di competenza e autoefficacia, trovare uno spazio per la propria creatività, favorire la socializzazione entrando in contatto con interlocutori di tutto il mondo. A tale scopo e’ stata realizzata una guida di facile consultazione, rivolta a genitori, insegnanti e pediatri di ragazzi dai 9 ai 14 anni, che affronta i diversi aspetti utili a favorire una navigazione il piu’ possibile sicura e responsabile. Uno strumento rapido e agevole per chi ogni giorno si confronta con i giovani, spesso tecnicamente più abili in ambito tecnologico rispetto agli adulti, ma non per questo pienamente consapevoli dei possibili rischi di un uso scorretto della rete.

A partire da un capitolo sui vantaggi della Rete per i ragazzi, la guida percorre tematiche legate ai principali rischi e a come evitarli. Come tutelare la privacy e le regole per vivere l’universo di internet in maniera sicura, equilibrata. A tale iniziativa si affiancherà, inoltre, una seconda fase del progetto che prevede giornate dedicate alla ‘formazione’, rivolta a insegnanti, genitori, pediatri, operatori della polizia in tutti i capoluoghi di regione.

 

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