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Crisi di Governo. M5s: “Su scuola, cultura e università riforme bloccate dalla Lega, Salvini pensa solo al potere”

“La crisi di governo innescata dalla Lega per mera brama di potere avrà ricadute pesanti su molti ambiti della cultura, dell’istruzione e del mondo universitario e della ricerca, rispetto ai quali in questo anno al governo il MoVimento 5 Stelle ha messo in campo riforme di ampio respiro, lottando per individuare una adeguata dotazione finanziaria anche grazie al lavoro di squadra con il ministro Bonisoli, il viceministro Fioramonti e i sottosegretari Giuliano e Vacca”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura Paolo Lattanzio.

Crisi di governo. M5s: “Salvini si prenda le responsabilità”

“Salvini e i suoi, dunque, si assumono un’altra pesante responsabilità – dice – quella di soffocare sul nascere un radicale rinnovamento e ripensamento di questi settori.Si pensi, per fare solo alcuni esempi, alla proposta di legge sulla promozione della lettura già passata alla Camera: un importante esempio di collaborazione in commissione e di sperimentazione di un metodo condiviso tra forze politiche finalizzato alla crescita civile e culturale del Paese”.

“Stesso discorso per la legge sull’accesso libero e gratuito ai risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici, approvata alla Camera con grande soddisfazione di ricercatori e appassionati di scienza – dice Lattanzio – Poi c’è la riforma dell’editoria, la cui discussione è stata avviata con gli Stati generali, quella del diritto d’autore e la delega su Codice dello spettacolo e Beni culturali. Occasioni importanti – che purtroppo rischiano di andare perse – per i cittadini, soprattutto quelli meno agiati, per gli addetti ai lavori e anche per il metodo di confronto costruttivo messo in campo”.

Tanto da fare

Eppure restano al palo la legge sui ricercatori e quella sull’accesso all’università, quella contro le classi pollaio e tanti altri provvedimenti utili a ridare dignità alla nostra scuolae a chi ci studia e ci lavora.In questi intensi mesi abbiamo messo in campo una visione di futuro in cui questi temi hanno centralità e siamo andati avanti con coerenza anche quando l’altro contraente sembrava farsi portatore di logiche corporative non coerenti con l’interesse collettivo”.

Salvini ha preferito investire sul proprio futuro mettendo a repentaglio quello degli italiani, che se ne stanno già rendendo conto e gli impediranno di andare all’incasso come crede. Ora è indispensabile mettere in sicurezza i conti dello Stato e scongiurare l’aumento dell’Iva ai danni delle famiglie italiane, così come è prioritario non perdere le opportunità legate al piano di rilancio culturale del Paese che abbiamo avviato in questo intenso anno di lavoro”.

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