Assegnazioni provvisorie 2021/22: da un blocco si passa a due. Pronto il commento di Libero Tassella, SBC: “Non si lascia, si raddoppia. Pare che la regola del blocco della mobilità anche quella per un anno abbia contagiato il Ministero di Viale Trastevere. Gli alti burocrati dagli stipendi d’oro che scrivono le bozze e che sono poi presentate alle Organizzazioni sindacali di categoria. Chi vuole i blocchi? – si domanda Tassella – I burocrati, il Ministro, i 5 stelle, i partiti? Sono mesi che assistiamo a questa pantomima del blocco, prima nei trasferimenti ora nelle assegnazioni provvisorie. Mentre è in discussione in Parlamento un DL. Il 73, che se riduce a triennale il blocco quinquennale dei trasferimenti dei neo immessi in ruolo. Impedisce agli immessi in ruolo 20/21 di presentare l’assegnazione provvisoria. E introduce nuovi blocchi triennali per tutti coloro che si trasferiranno a domanda qualsiasi preferenza essi indichino nella loro domanda di trasferimento o passaggio”.
Il ministro Bianchi
“Molti sono contrari, riconoscono le ragioni dei vincolati, il loro disagio esistenziale, quello dei loro figli e famiglie. Lo riconosce pure il Ministro Patrizio Bianchi – sostiene Tassella – in una telefonata nella sua Ferrara. Umanamente si disse vicino ai vincolati ma poi al dunque, all’apparir del vero cosa succede? Dove era il Ministro questa mattina? Ieri mattina i sindacalisti si recano al MI su convocazione, reduci da una manifestazione che tra l’altro chiedeva proprio l’abolizione dei vincoli. E si vedono recapitare un calendario strettissimo per la presentazione delle domande di Utilizzazione e Assegnazione Provvisoria, dal 15 giugno a 5 luglio. Tale da neutralizzare un eventuale blitz del Parlamento in sede di conversione in legge del DL. e non più un solo blocco, bensì due blocchi. In pratica – denuncia Tassella – secondo la bozza presentata questa mattina ai sindacati, come si evince dai loro report, per il 21/22 non potrà presentare domanda di assegnazione provvisoria non solo chi è stato immesso in ruolo da qualsiasi graduatoria con decorrenza 1.9.2020, a seguito della legge 20.12.2019 n. 159. Ma anche tutti i docenti che hanno partecipato al concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e di secondo grado bandito con DDG 85/18 ( ex FIT). E che sono stati immessi in ruolo il primo settembre 2019, docenti che lo scorso anno hanno potuto presentare domanda di mobilità per un anno.
Uno schiaffo per i vincolati, uno smacco alle pressioni dei sindacati e di alcuni politici”.
La richiesta
“SBC chiede – dichiara Tassella – che si metta termine alla politica dei blocchi, che il Ministro Bianchi chiarisca la sua posizione (di chi è ostaggio?) e intervenga immediatamente già da domani, che si ridoni serenità alle lavoratrici e alle loro famiglie composte da figli piccoli e da genitori anziani da accudire. Sappiamo i burocrati del Ministero seduti tra i velluti e dai grassi stipendi che in Italia la cura degli anziani o dei fragili ricade tutta sulle donne, figlie e madri, mancando anche una parvenza di uno stato sociale e questo in particolare al Sud. Ai vincolati SBC dice che è tempo di manifestare e farlo senza se e senza ma e attrezzarsi per una Class action contro norme discriminatorie e di inciviltà che sono un unicum non solo nel mondo della scuola ma anche nel pubblico impiego. Forse mai – conclude il rappresentante di BSC – si era visto tanto accanimento della scuola legale su quella reale”.
Seguici anche su http://www.scarpellino.com e http://www.persemprenews.it