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Manifestazioni a Roma. Bernocchi: “Non è pensabile che la scuola resti chiusa fino a giugno”

Ieri a Roma manifestazioni davanti al Miur per chiedere la riapertura scuola in sicurezza.

Ieri ci sono state diverse manifestazioni a Roma, i Cobas hanno chiesto a gran voce la riapertura delle scuola in sicurezza. Piero Bernocchi, segretario dei Cobas, evidenzia: “Non è pensabile che la scuola rimanga chiusa fino a giugno. La didattica a distanza poteva andare bene come emergenza per un paio di mesi. Per un anno è un sentimento negativo. Molti insegnanti hanno ritenuto che pur di non rischiare si poteva andare in Dad. La scuola è sicura? Nessun luogo lo è, ma addirittura anche più sicura di altri luoghi più rischiosi come supermercati e fabbriche“.

 

Alla manifestazione in quel di Roma c’era anche Saverio Pantuso, della Uil Scuola Lazio che si è soffermato su un altro aspetto: “In questo momento di emergenza – afferma – chiediamo di adeguare le scuole con presidi sanitari. Sono necessari tamponi per gli studenti e tutto il personale scolastico e tracciamenti certi. Pur comprendendo gli sforzi fatti dagli Enti Locali, dal Prefetto e dalla Direzione scolastica regione per il rientro, rivendichiamo una diminuzione degli alunni per classe, anche tenendo conto della chiusura delle iscrizioni; di costituire organici triennali su cui operare immediatamente l’immissione in ruolo del personale precario. Chiediamo, inoltre – conclude – l’introduzione di contratti a tempo triennali per consentire la continuità didattica“.

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