Crisanti: “Due o tre per cento di studenti positivi”
Due o tre per cento gli studenti positivi, ma la scuola va riaperta. In Onda su La7, il professor Andrea Crisanti parla di scuola e positivi. “Parliamoci chiaro, – ha detto – bisogna manda’ ‘sti ragazzini a scuola in qualche modo… le misure adottate sono un compromesso”. “Due o tre per cento saranno gli studenti positivi. È un numero importante. Ognuno poi genererebbe la necessità di fare tamponi a 2-300 persone”, dice Crisanti.
Le percentuali
In generale, ha detto Crisanti confermando che a suo avviso ci sono il due o tre per cento di ragazzi positivi, “la dinamica dell’epidemia mostra in Italia una tendenza in aumento. Scuola, attività produttive e contagi di ritorno contribuiranno all’aumento dei casi. La cosa più importante è individuare i focolai e bloccarli sul nascere». Sulla pericolosità del virus, Crisanti non ha dubbi: «L’America fino a poco tempo fa è andata avanti a migliaia di morti al giorno, ha 180 mila decessi. Non mi pare un virus innocuo, se provoca 180 mila morti in quattro mesi”. Inoltre, per Crisanti è fondamentale la vaccinazione antinfluenzale agli studenti in autunno. “Va incoraggiata fortemente per la comunità scolastica ha detto – anche per evitare il panico nel momento in cui vi potrà essere la sovrapposizione dei sintomi”. Si riapriranno le scuole, ma il due o tre per cento degli studenti va messo nel conto possano avere il Covid.
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