Opinioni

Scuola, Arcuri: un commissario per i banchi monouso, ma anche per coprire gli errori della Azzolina

La nomina di Domenico Arcuri è un unicum nella storia dell’Istruzione in Italia. Siamo, d’altronde, in un momento storico eccezionale che richiede risposte altrettanto fuori dalla norma. Ma un commissario che, di fatto, limita considerevolmente i poteri di un ministro ha davvero dello straordinario. La ministra Azzolina ha subito fatto sapere che è stata lei a spingere per la soluzione Arcuri, ma è sembrata più una mossa per non apparire troppo spiazzata. D’altronde Arcuri assumerà dei superpoteri che vanno ben aldilà di quelli che appaiono. Il commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, infatti, procede, “nell’ambito dei poteri conferitigli e con le modalità previste dalla suddetta norma, all’acquisizione e distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale, nonché di ogni necessario bene strumentale, compresi gli arredi scolastici, utile a garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020-2021, nonché a contenere e contrastare l’eventuale emergenza nelle istituzioni scolastiche statali”.

Leggendo bene il decreto, quindi, Arcuri non si limiterà ad acquistare, se ci riuscirà, gli arredi, ma anche a gestire ogni eventuale emergenza nelle scuole. E quale emergenza maggiore della prossima riapertura settembrina? L’acquisto di oltre otto milioni di banchi monoposto e di altrettante poltroncine coordinate appare una lotta immane. Non esiste sul mercato nessuna azienda in grado di far fronte a una simile richiesta in meno di otto settimane. Se dovesse realizzare questa impresa, dal modico costo di oltre due miliardi e mezzo di euro allo stato non contabilizzati in alcun decreto, Arcuri assumerebbe davvero i tratti del superuomo.

Ma più che di questo i docenti avrebbero bisogno di regole certe e di qualcuno che possa assumersi altre responsabilità. Mancano infatti 40.000 aule e almeno 3.000 edifici scolastici. Il commissario farà fronte anche a questo problema? Supereranno i suoi poteri i vincoli legislativi e le varie norme tanto temute da amministratori locali e dirigenti scolastici? E potrà convincere i docenti a non  attenersi al contratto e gestire scolaresche sotto la loro responsabilità in sedi adattate, ma prive di tutti i parametri di sicurezza? La risposta multipla a queste domande appare scontata: un no secco.

La nomina di Arcuri, probabilmente, non servirà a centrare tutti gli obiettivi, la Scuola rischia di trovarsi di fronte a un enorme palude tra meno di due mesi. Ma affidare a un terzo il compito di risolvere il quasi impossibile, sgrava la Azzolina di enormi responsabilità politiche. Apparirà commissariata, forse lo è, ma ha ragione ad apparire sollevata da questa nomina. In fondo è la sua salvezza.

ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGISCUOLA

Elogio della lezione frontale: “Didattica è sentire che ciò che si conosce arrivi agli alunni senza sforzo”

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook

Articoli correlati

Back to top button