Cronaca

Dad, una catastrofe! Ricerca dell’Istituto Mario Negri: partecipazione e apprendimento sono stati scarsi

Dad, una catastrofe! Ricerca dell’Istituto Mario Negri: partecipazione e apprendimento sono stati scarsi.

La didattica a distanza? Bocciata. E’ il giudizio di due terzi delle mamme, che la ritengono un diritto negato allo studio, in particolare per gli alunni delle elementari: per essersi dovute sostituire agli insegnanti (85%), per lo scarso apprendimento (41%), scarsa partecipazione (59%), scarsa autonomia didattica (82%). Il dato emerge dalla ricerca effettuata dal Dipartimento di Salute Pubblica dell’Istituto Mario Negri IRCCS che ha promosso un’indagine nazionale sull’impatto della didattica online imposta dalla pandemia, rivolgendosi alle mamme di ragazzi che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado.

Complessivamente hanno partecipato 2149 mamme.  Il 71% erano mamme di alunni delle elementari e il 29% delle medie; il 66% in attività lavorativa, in maggioranza (63%) in lavoro agile. L’88% delle mamme degli alunni delle elementari ha dichiarato di essere in difficoltà a conciliare gli impegni lavorativi con quelli DaD dei figli.

Impegni confermati anche dopo la quarantena per il diminuito contributo dei nonni o altre figure. Per un terzo delle mamme la propria figlia/o/i ha avuto difficoltà con le tecnologie, la disorganizzazione nella programmazione/gestione delle lezioni, nella disponibilità a colloqui con gli insegnanti. L’11% degli alunni delle elementari non e’ stato interrogato o ha eseguito test di valutazione e il 53% non ha ricevuto voti durante la DaD.  Per circa un terzo degli alunni delle elementari il tempo di attenzione difronte allo schermo non andava oltre i 20 minuti con la necessità di pause nel corso delle due ore mediamente previste per la loro DaD.  Questo ha generato irrequietezza (69%) e aggressività (33%) nei più piccoli e ansia (34%) negli alunni delle medie.

Il 6% degli alunni aveva un insegnante di sostegno. Durante la DaD solo il 61% ha interagito online con l’insegnante di sostegno: la meta’ a cadenza settimanale, con video lezioni. Il 29% ha ricevuto interventi mirati . Gli alunni più fragili sono stati ulteriormente dimenticati.

Complessivamente lo studio delinea che in questi mesi le mamme, in particolare quelle di alunni della scuola primaria o con fragilità, si sono improvvisate maestre e insegnanti, destreggiandosi tra videoconferenze di lavoro, incombenze domestiche e cura dei figli, cercando di conciliare il ruolo di genitore con quello di donna e lavoratrice. Nella maggioranza hanno espresso un giudizio negativo della DaD per l’organizzazione, le attenzioni richieste, la scarsa relazione e, ancor più, per la scarsa resa educativa/formativa.

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