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Maestra di Ragusa immortala il “Green flash”, la foto selezionata dalla Nasa

Maestra di Ragusa immortala il “Green flash”, la foto selezionata dalla Nasa.

È della maestra ragusana Marcella Giulia Pace la foto astronomica del giorno scelta dalla Nasa. (https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html). La foto inquadra e ci restituisce il «Green Flash (raggio verde)», causato da una rifrazione dei raggi solari attraverso l’atmosfera.

«È molto difficile catturare un raggio verde solare – spiega Pace all’AGI – celebrato anche da Giulio Verne, e ancor più raro è cogliere quello lunare. È ancor più difficile riuscire a fotografare quelli di Venere e di Mercurio: la costa degli Iblei, a Sud Est della Sicilia, offre alcune delle esposizioni azimutali migliori per le riprese al tramonto, e questi fenomeni possono osservarsi con minore rarità che altrove».

La Nasa ha compreso le difficoltà nella ricerca del momento giusto, e ha premiato le foto, scattate in Sicilia a Marina di Ragusa il 18 marzo (Sole), a Modica l’8 maggio (Luna) e il 24 maggio 2020, in occasione della congiunzione di Venere e Mercurio.  Maestra alle elementari e astrofotografa, Pace è socia UAI (Unione Astrofili Italiana), e membro del gruppo «Pictores Caeli», gruppo di astrofotografi già noti all’Apos.

L’«Astronomy Picture of the Day» (Foto Astronomica del Giorno) dell’Agenzia spaziale americana fornisce ogni giorno un’immagine differente del nostro Universo corredata da una breve spiegazione curata dagli astronomi Robert Nemiroff e Jerry Bonnell.

«È il terzo riconoscimento che ricevo dalla Nasa – aggiunge Pace – sono sempre contenta di proporre alla Nasa le mie immagini di fenomeni ottici atmosferici e astronomici, perchè la vocazione non solo scientifica in senso stretto, ma anche didattica e divulgativa della Nasa è in piena sintonia con l’altro aspetto della mia vita professionale a scuola: io adoro provare a trasmettere il mio amore per la osservazione di ciò che appare ovvio in natura, e quindi inosservato. Le mie foto sono scatti di ciò che è sotto gli occhi di tutti, se solo ci si soffermasse ad osservare il mondo intorno a noi, senza troppe distrazioni».

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