Cronaca

I prof italiani all’estero cacciati dalle aule. “Come appestati”

I prof italiani all’estero cacciati dalle aule. Ora i docenti che insegnano nel resto del mondo lamentano di essere trattati come appestati. Sono le lezioni ai tempi del Coronavirus. Per questo stamattina si è svolto un incontro al ministero degli Esteri con i sindacati rappresentativi per discutere della gestione dell’emergenza nelle scuole italiane all’estero legata al Coronavirus. Presente anche l’Anief che rende noto come nel corso
dell’incontro il consigliere Nocella ha riferito di avere chiesto alle scuole, e alle autorità consolari dalle quali dipendono i corsi e i lettorati di comunicare all’ufficio V le eventuali situazioni di difficoltà in modo da consentire all’ufficio di monitorare gli accadimenti e prendere le necessarie decisioni.

LA CACCIATA

Il consigliere ha riferito che presso il Liceo artistico Freudenberg di Zurigo, dove operano 8 docenti inviati dall’Italia, non viene consentito ai docenti italiani di entrare nelle classi a lavorare. La stessa cosa succede presso la scuola bilingue Konigin di Stoccarda, ad alcuni docenti italiani che operano nei corsi presso la circoscrizione consolare di Londra, sono stati invitati dai dirigenti inglesi a non recarsi a scuola, la stessa cosa sta succedendo in Francia e in Belgio. Prof italiani cacciati dalle aule e trattati come appestati. I lettori in servizio in Cina sono stati trattenuti in Italia. La situazione più complicata è quella della scuola di Asmara, in Eritrea. Cinque insegnanti, il figlio maggiorenne di una di loro e la dirigente scolastica della scuola di Asmara, al loro arrivo in aeroporto sono stati prelevati dalle autorità eritree e portati forzatamente in una struttura alla periferia di Asmara, dove trascorreranno un periodo di quarantena.

L’INCONTRO

La sottosegretaria agli esteri, Marina Sereni, ha incontrato l’ambasciatore eritreo al quale ha chiesto di concedere agli italiani di passare la quarantena nelle proprie abitazioni di Asmara. E su questa richiesta si attende una risposta. Anief “pur nella consapevolezza che la situazione è molto complessa e di difficile gestione, sostiene che non basta monitorare. Ma che bisogna dotarsi di un piano chiaro ed efficace che affronti e risolva le varie problematiche attuali e quelle che, probabilmente, emergeranno nei prossimi giorni”. Per ora si registra questa situazione in diversi Paesi di prof italiani cacciati dalle aule. La Farnesina ha preso l’impegno di monitorare gli sviluppi.

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