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Aumenti: il governo si impegna, i sindacati esultano. Dove trovare i fondi

Aumenti: il governo si impegna, i sindacati esultano. Dove trovare i fondi

L’Anief continua il pressing su governo e parlamento. Il sindacato ha chiesto al ministro Fioramonti “stipendi adeguati all’inflazione con aumenti medi netti mensili di 240 euro per 1,3 milioni lavoratori” . Un impegno gravoso per le casse dello Stato. Comunque, qualcosa sembra muoversi. Un ordine del giorno del senatore Granato (m5S) impegna il Governo a stornare le risorse residuali risultanti dalle modifiche alla legge di bilancio. Denaro che dovrà poi confluire nel fondo specifico per il rinnovo del contratto del personale del comparto istruzione e ricerca. Una mossa. Una piccola mossa. Non bastevole per raggiungere il risultato prefissato. Ricordiamo che per realizzare quanto auspicato dall’Anief occorrerebbero circa 6.5 miliardi di euro da destinare agli aumenti. Una battaglia al momento alquanto ardua.  In ogni caso il governo dovrà tener conto dell’ordine del giorno e cercare di colmare un po’ il gap tra quanto previsto e quanto richiesto.

 

L’ordine del giorno del Governo

G/1586 sez. I/6/7

Granato – ACCOLTO DAL GOVERNO

La 7a Commissione,

in sede di esame del disegno di legge A.S. n. 1586 recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022,

premesso che:

il disegno di legge in esame e le relative Tabelle prevedono un’integrazione del fondo contratti del personale dello Stato. A tal fine sono devolute risorse aggiuntive per complessivi 225 milioni di euro nel 2020 e 1400 a partire dal 2021, con una dotazione totale del fondo che ammonta a 3.175 milioni di euro,

considerato che:

l’aumento dello stipendio del personale scolastico, con particolare riferimento ai docenti e al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), è da tempo considerata esigenza ineludibile, al fine di permettere a tali categorie di ricevere una retribuzione adeguata al costo maggiorato della vita, anche nell’ottica di allineare il nostro Paese agli standard europei e internazionali,

impegna il Governo:

a stanziare ulteriori risorse per la finalità del rinnovo contrattuale del personale scolastico, con particolare riferimento ai docenti e al personale ATA, laddove durante l’esame del disegno di legge recante Bilancio di previsione dello Stato fossero reperiti ulteriori fondi da poter destinare ai miglioramenti economici del personale statale.

L’emendamento richiesto dall’Anief

Emendamenti all’articolo 13

13.2

Inserire il seguente comma:

“2. Il fondo di cui al comma precedente potrà essere incrementato negli anni successivi per garantire, nei rinnovi contrattuali per i dipendenti e dirigenti del pubblico impiego, l’allineamento del salario minimo al tasso annuo di inflazione reale, certificato dall’Istat e accertato dal Ministero dell’Economia e Finanze.”

Motivazione [Salario minimo garantito nei rinnovi contrattuali]: rispetto al blocco contrattuale avvenuto tra il 2008 e il 2016 e la progressiva perdita d’acquisto dei salari dei dipendenti pubblici in contrasto con gli articoli 36 e 39 della Costituzione si dispone il riallineamento degli stipendi attraverso l’integrale recupero, in percentuale, del tasso di inflazione reale certificato dall’Istat, superiore al 14%. La norma non comporta maggiori oneri per la finanza pubblica.

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