Sentenze

Mobilità studentesca. Illegittima la decisione della scuola di imporre esame a studente che torna dall’estero

Mobilità studentesca. Il Tribunale Amministrativo per la Sicilia – Sezione di Catania, ha ordinato l’immediata rivalutazione di una giovane ricorrente, difesa dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, perché era stata ingiustamente valutata inidonea a superare l’anno scolastico, nonostante la promozione ottenuta presso un analogo istituto estero. La giovane, essendo stata selezionata per un’importante percorso di formazione – anche scolastica – in una prestigiosa accademia sportiva all’estero, con il supporto dei genitori, aveva richiesto alla scuola la possibilità di fruire del piano di mobilità individuale presso struttura scolastica estera.

Tale piano le era stato accordato e nonostante l’alunna avesse seguito diligentemente il piano di studi prospettatole e superato l’anno scolastico in uno grande Stato dell’Est asiatico, al suo rientro in Italia veniva sottoposta, sorprendentemente, ad un esame completo relativo all’intero anno scolastico per ogni singola materia come se, per intenderci, si fosse ritirata ed avesse chiesto, successivamente, di essere ammessa all’anno successivo.

Mobilità studentesca. Il nostro ordinamento favorisce percorsi all’estero

A differenza di quanto previsto disposto dalle Circolari Ministeriali in tema di mobilità studentesca, secondo cui in tali casi, al più, gli studenti possono essere sottoposti ad un esame di valutazione globale, il Liceo classico frequentato dalla giovane studentessa.

Il nostro ordinamento, difatti, mira a favorire tali percorsi di studio all’estero ritenendoli “una forte esperienza di formazione interculturale, che favorisce enormemente lo sviluppo di competenze, aiutando lo studente a riconoscere il valore delle acquisizioni anche non disciplinari e integrarle come competenze utili per la vita anziché sottovalutarle”.

Le competenze interculturali acquisite durante l’esperienza all’estero, come è sin troppo noto, sviluppano nello studente una capacità di relativizzare le culture, aumentano la fiducia nelle proprie qualità, sviluppano responsabilità ed autonomia per il proprio progetto di vita ed aiutano il pensiero critico e creativo.

Il T.A.R. Catania, proprio, cogliendo a piene mani lo spirito di tali progetti, non ha mancato di affermare che “nel caso in esame la scuola sembra aver sottoposto l’alunna ad un vero e proprio esame di idoneità relativo a tutte le materie al fine di verificare se la stessa avesse acquisito le competenze minime necessarie in ciascuna disciplina per affrontare proficuamente la classe successiva”, stigmatizzando “che non sembra potersi ragionevolmente che l’alunno che abbia frequentato l’anno scolastico presso un istituto estero sia tenuto a una sorta di parziale duplicazione della propria attività di studio“.

Per noi, da sempre vicini ad un’istruzione di ampio respiro che deve guardare al percorso europeo ed internazionale di formazione, commenta l’Avvocato Santi Delia, che ha patrocinato il ricorso in team con l’Avvocato Tiziana Barbera, è “una vittoria di assoluto spessore a tutela non solo di una giovane che per seguire i suoi sogni non ha voluto rinunciare al suo percorso di formazione scolastica e, si era ritrovata ingiustamente a non essere ammessa alla frequenza del nuovo anno, ma anche di un’idea di apprendimento non legata a rigidi parametri ormai superati da un mondo che va a velocità diverse rispetto a come lo ricordiamo negli anni 70 e 80”.

LEGGI ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGISCUOLA

“Bassano sei tu?”. A Salerno il video di una prof diventa virale. Il web insorge: “Intervenga il Miur”

Carta del Docente: disponibile il nuovo bonus. Indicazioni tecniche per le iscrizioni 2019/2020

John Elkann: “Istruzione italiana obsoleta, si usa ancora la lezione frontale. Le scuole medie sono l’anello debole”

Elogio della lezione frontale: “Didattica è sentire che ciò che si conosce arrivi agli alunni senza sforzo”

Gite scolastiche, il Miur fissa dei limiti sulle destinazioni. Ecco cosa prevede la normativa per ogni classe

Scuola. Se l’alunno si fa male nell’istituto, l’insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza

Augias: “Niente analisi logica e grammaticale a scuola, normale che i ragazzi non capiscano i testi”

Scuola, i sei giorni di ferie possono essere trasformati in permessi: ecco il codice da utilizzare

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook e sul profilo ufficiale Twitter

Articoli correlati

Back to top button