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Supplentite, si cambia: a novembre il bando di concorso per assumere 24 mila precari

Il decreto salva-precari naufragato con il Governo Lega-M5S muterà presto faccia. Il testo rivisto e corretto conterrà criteri di “selezione e formazione”. Anief chiede di approvare i punti contenuti nel suo #salvascuola, presentati al ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti durante l’incontro di pochi giorni fa al Miur.

Marcello Pacifico (Anief)

“Senza l’estensione del doppio canale di reclutamento ai precari, anche di terza fascia, di graduatorie di istituto riorganizzate a livello provinciale. E senza l’assunzione dei vincitori e idonei dei concorsi nelle regioni privi di insegnanti nelle graduatorie di merito non si potrà risolvere il problema delle supplenze crescenti.

Sulla fase transitoria di reclutamento si cambia registro. Lo dice oggi il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti a La Repubblica, annunciando modifiche incentrate su “selezione e formazione”: entro il 3 ottobre il nuovo testo verrà presentato in Consiglio dei ministri. Con “il bando straordinario” per 24 mila precari della secondaria che dovrà “partire entro novembre”. Fioramonti sta studiando anche l’avvio di nuovi corsi PAS con una forma di selezione ancora da definire: probabilmente, comunque, tra i requisiti di accesso, continueranno ad esserci lo svolgimento di almeno 36 mesi di servizio nell’arco degli ultimi otto anni.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è bene che il ministro Lorenzo Fioramonti segua le nostre proposte. Non possiamo permetterci di ripresentarci il prossimo anno scolastico con i dirigenti scolastici impegnati a coprire il 20% di cattedre scoperte, la gran parte delle 205 mila nomine annuali ancora da attuare, una belle fetta delle quali ricoperte tramite Mad e attingendo addirittura agli studenti universitari”.

“Il concorso riservato ai precari storici – prosegue il sindacalista – va prima di tutto esteso alla primaria, ridotto a 24 mesi il servizio minimo, includendo anche quello svolto nella paritaria. Così come le graduatorie di istituto vanno assolutamente utilizzate anche per le assunzioni a titolo definitivo, trasformandole in liste provinciali. Allo stesso modo, va data facoltà ai vincitori e idonei dei concorsi ordinari e straordinari di spostarsi dove vogliono (un punto sul quale c’è già l’apertura del ministro), ai supplenti con contratto scaduto al 30 giugno scorso di rinnovare il contratto, e di salvare migliaia di neo-immessi in ruolo con riserva o licenziati che hanno pure superato l’anno di prova. Non seguire queste indicazioni produrrebbe di sicuro nuove discriminazioni, creando – conclude Pacifico – un ulteriore contenzioso in tribunale con richieste di stabilizzazione e risarcimenti danni”.

I PUNTI DA AFFRONTARE

Secondo Anief bisogna estendere il concorso straordinario bis e i corsi PAS per ogni ordine e grado. Inclusa la specializzazione su sostegno. A tutto il personale che abbia svolto non 36 mesi (come vorrebbe fare il nuovo corso del Miur). Ma già 24 mesi di servizio nelle varie scuole riconosciute dal sistema nazionale di istruzione, quindi anche paritarie. Occorre poi aumentare il numero delle 24 mila assunzioni riservate a tutto l’organico su posto vacante. Rispetto alle attuali 200 mila supplenze annuali e al termine delle attività didattiche. Quindi, prorogare la validità delle graduatorie di merito ordinarie, superando gli attuali tre anni di “vita”. E consentire l’assunzione, a domanda, anche in altra regione da tutte le graduatorie concorsuali. A patto di introdurre una mobilità straordinaria agevolata per consentire il rientro nella regione di appartenenza. Su questo punto, il ministro Lorenzo Fioramonti ha già dato una sua prima convinta disponibilità.

Va quindi esteso il contratto al 30 giugno 2020 per il personale che ha sottoscritto un rapporto di lavoro, anche se con riserva, al 30 giugno 2019; garantire le prove suppletive del vecchio concorso a cattedra 2016 ai laureati ricorrenti esclusi, aumentare i posti di accesso agli attuali corsi universitari sul TFA sostegno, in considerazione della giurisprudenza attuale, e bandire concorsi regolari aperti sempre al personale laureato; adeguare tutto l’organico di fatto all’organico di diritto, specialmente su posti di sostegno in deroga ottemperando alle richieste delle scuole, nel rispetto della giurisprudenza attuale.

GAE DA RIAPRIRE

Sarà quindi indispensabile, come già fatto nel 2008 e nel 2012, riaprire annualmente le graduatorie ad esaurimento a tutto il personale abilitato. Ivi inclusi i diplomati magistrali, AFAM, ITP. E in caso di esaurimento delle graduatorie estendere il doppio canale di reclutamento a graduatorie di istituto provinciali, anch’esse aggiornabili annualmente anche al personale laureato. Come sarebbe corretto e giusto confermare nei ruoli o riassumere il personale assunto con riserva. E licenziato da graduatorie ad esaurimento, nel caso di superamento dell’anno di prova.

Il giovane sindacato chiede poi di garantire l’immissione in ruolo su tutti i posti effettivamente vacanti e disponibili. Inclusi quelli liberatosi a seguito dell’adesione all’anticipo pensionistico ‘Quota 100’. Con nomine giuridiche dal primo settembre 2019. revedere, infine, dal prossimo anno scolastico la realizzazione di nomine dei supplenti annuali o al termine delle attività didattiche entro il 31 agosto di ogni anno, con anticipo delle operazioni di immissioni in ruolo e mobilità.

 

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