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Papà vs Comune di Milano, la storia del bimbo dalle “ossa di cristallo”

Quale papà non lotterebbe per il bene del proprio bambino? Soprattutto se il bimbo in questione si chiama Leonardo, ha solo 4 anni e soffre di una malattia chiamata osteogenesi imperfetta. Che drammaticamente gli rende le ossa fragilissime, al punto di rompersi anche solo urtando un oggetto. Il piccolo non può più andare a scuola perché l’istituto che frequentava, in via Gattamelata, a Milano, è chiuso per lavori di ristrutturazione. I bimbi sono quindi costretti a fare lezione nei container installati nel giardino. Una situazione assolutamente pericolosa per Leo, il bimbo con le “ossa di cristallo”.

La richiesta del papà al Comune

E’ per questo che il papà di Leonardo si è rivolto al Comune di Milano, affinché trovi una scuola adeguata per il figlio. Ma la risposta degli uffici municipali non è stata certo quella sperata. “Lo spostamento del bambino in corso d’anno non è possibile – sentenziano – perché si potrebbe creare un precedente e poi la scuola di Gattamelata è adeguata”. “Non è una struttura che va bene per Leonardo, si è già fatto male tre volte perché gli spazi sono angusti”, ribatte il papà. Che lancia un appello: “Sala si metta una mano sul cuore. Il problema – spiega il papà – è quando si infortuna, perché ci vuole tempo per rimettersi in piedi. Il sindaco Beppe Sala dovrebbe mettersi una mano sul cuore. Per bambini così piccoli bisognerebbe fare un eccezione, ora non può andare più a scuola e non riusciamo a spiegargli il perché”, così come riportato da Tgcom24. I genitori di Leonardo hanno deciso di non mollare e di continuare la battaglia anche per vie legali.

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