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Carta del Docente confermata per l’a.s. 2021/22 ma i precari restano esclusi dal beneficio

Tante le richieste da parte dei docenti precari ma niente pare essere cambiato

Il Bonus Docente del valore di 500€ sarà confermato con ogni probabilità anche per il prossimo anno scolastico 2021/22 per i docenti di ruolo.

Nulla invece è stato detto, al momento, circa la possibilità di assegnare la carta anche ai docenti con contratto a tempo determinato.

Come previsto dalla “Buona Scuola” che l’ha resa effettiva, la Carta è assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale. Tra questi sono compresi:

  • i docenti in periodo di formazione e prova;
  • i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modificazioni;
  • i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati;
  • i docenti nelle scuole all’estero o delle scuole militari.

La Carta nasce con l’intento di supportare, anche a livello economico, la formazione dei docenti.

Infatti può essere utilizzata per l’iscrizione a corsi di formazione o a corsi di laurea, ma anche per accedere a musei, mostre ed eventi culturali.

Non è tutto: con il Bonus il docente può acquistare anche strumenti hardware e software utili allo svolgimento del proprio lavoro.

I beneficiari della Carta, come si può immaginare, la ritengono un utilissimo contributo.

Moltissimi, però, continuano a non godere dello stesso beneficio pur essendo docenti a tutti gli effetti e operando come tali ogni giorno in scuole pubbliche.

Si tratta dei precari della scuola italiana, che spesso si ritrovano in questo stato di limbo: essere docenti ma a metà, non godendo di tutti i diritti di un docente di ruolo.

Ed infatti la grande massa di insegnanti precari, ad oggi, non ha la possibilità di attingere agli aiuti extra del Ministero per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Sono costretti a sopperire con spese personali, nonostante le proteste sollevate da loro e dalle Associazioni che li rappresentano e alcuna promessa strappata a esponenti politici.

L’ultimo a intervenire sull’argomento era stato proprio il sottosegretario all’Istruzione Sasso che affermava di volersi impegnare per garantire il bonus anche ai precari.

Al momento tutto tace e questo non è un buon segnale.

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