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Carta del Docente, 500 euro anche ai precari? Possibile la svolta

La Carta del Docente è una iniziativa del MIUR introdotta con la legge 107 del 13 luglio 2016 (Buona Scuola) con la quale viene istituita una Carta elettronica utile ai docenti di ruolo per sostenere le spese legate all’aggiornamento e alla formazione professionale.

La Carta, dal valore di 500 euro annui, è dunque assegnata a:

  • i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale (compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova);
  • docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297;
  • docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati;
  • docenti nelle scuole all’estero o delle scuole militari.

La Carta non spetta, quindi, ai supplenti brevi e saltuari, né a quelli con incarico annuale.

Negli ultimi anni, la questione ha suscitato opinioni discordanti: in molti ritengono che il bonus sia utile anche alla formazione dei supplenti di cui sopra. Per questo, sono state messe in campo diverse richieste ed iniziative ma nessuna di queste è andata mai in porto.

Adesso ci prova l’attuale sottosegretario all’Istruzione: Rossano Sasso ha affermato, in suo post su Facebook, di essere a lavoro su un apposito provvedimento.

I docenti precari, nonostante il periodo caratterizzato dalla confusione provocata da concorsi e sanatorie, possono adesso sperare in un traguardo di non poco conto.

COME USARE LA CARTA DEL DOCENTE

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015(Buona Scuola)

Per saperne di più, visita il sito dedicato.

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