Mobilità 2021 e il “pesante vincolo”, Serafini: “Norma ingiusta, non tiene conto delle esigenze del personale”
La legge 159/2019, infatti, ha sancito il blocco di cinque anni della mobilità dei docenti neoimmessi in ruolo a partire dall’anno scolastico in corso.
Si appresta ad iniziare la stagione della mobilità del personale scolastico, ma i trasferimenti saranno dominati da
un vincolo molto pesante. La legge 159/2019, infatti, ha sancito il blocco di cinque anni della mobilità dei
docenti neoimmessi in ruolo a partire dall’anno scolastico in corso, indipendentemente dal canale o dalla
graduatoria di reclutamento (GAE, Concorsi 2016, Concorsi 2018, “call veloce”) per ogni ordine e grado di scuola. Sono coinvolti dalla nuova misura anche i DSGA. La norma, riguardando tutte le tipologie di movimento, impedirà ai docenti di partecipare sia alla mobilità territoriale che a quella professionale per cinque anni. Né sarà possibile usufruire di utilizzazione o assegnazione provvisoria, nemmeno in presenza di nuclei familiari con figli o se tutelati dalla L. 104/1992.
“Una norma ingiusta – dichiara il Segretario generale dello Snals-Confsal, Elvira Serafini– che non tiene in alcun conto le esigenze del personale scolastico, al quale andrebbe garantita la possibilità di ricongiungimento familiare e di assistenza ai congiunti disabili, proprio in un momento così difficile come l’attuale. Il blocco ha finito col ritorcersi contro il buon funzionamento del sistema scolastico. La call veloce è stata un fallimento anche perché i docenti avrebbero pagato un prezzo troppo alto -prosegue Serafini. Questa norma ha modificato profondamente una disciplina consolidata nel tempo e sulla quale il personale aveva costruito legittime aspettative, trasformando sia il CCNI triennale sulla mobilità che quello sulle utilizzazioni e assegnazioni. Su questi contratti non è stato ammesso neanche di riaprire il confronto per un aggiornamento, ma non è accettabile che sia perpetrata una disparità di trattamento tra i neoassunti e chi era già di ruolo”.