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Rientro in classe, i Tar contano più di Regioni e Governo: la situazione di Campania, Liguria e Veneto

I Tar stanno ribaltando le ordinanze regionali sul ritorno in classe degli studenti italiani.

Per quanto riguarda il ritorno in classe degli studenti sembra che i tar regionali contino più di Governo e

Regioni, con le ordinanze dei tribunali regionali di Puglia e Campania che hanno bocciato le ordinanze dei

Presidenti delle rispettive regioni si è aperta una nuova strada per il ritorno in classe degli studenti italiani. Gli

ultimi a vedersi imposto il rientro in classe – lunedì 25 gennaio – sono stati gli studenti liguri: la data è scaturita

da un accordo trovato in udienza davanti al Tar tra Regione Liguria e genitori e studenti che avevano presentato

un ricorso tramite l’avvocato Gian Maria Laurenti che chiedeva la sospensiva dell’ordinanza di chiusura delle scuole. La Regione si è impegnata a non reiterare l’ordinanza, salvo nel caso in cui si dovesse tornare in zona rossa.

La discussione nel merito del ricorso, scrivono le agenzie di stampa, è rinviata al 10 febbraio davanti al collegio. Nella giornata di ieri anche il Tar della Campania è intervenuto, stabilendo che gli alunni della quarta e quinta delle scuole primarie potranno tornare in presenza da giovedì 21 gennaio. Rimangono sospese, fino al 23 gennaio invece le lezioni delle scuole secondarie di primo grado, come da disposizioni regionali in vigore del Presidente De Luca. In Veneto si attende ancora l’esito del ricorso presentato al Tar da alcuni genitori per la revoca dell’ordinanza che rinvia a febbraio il ritorno in classe nelle scuole superiori; il governatore Luca Zaia ha dichiarato che su un’eventuale riapertura delle scuole superiori dopo il 31 gennaio “dobbiamo vedere la classificazione che ci viene data venerdì, poi decideremo assieme al Dipartimento di Prevenzione”. Nelle Marche le scuole superiori delle Marche ritornano in classe in presenza al 50% da lunedì 25 gennaio: il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato nel pomeriggio di oggi l’ordinanza.

 

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