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Svizzera. E’ boom di homeschooling, ma non nei cantoni. I requisiti per i genitori

Svizzera. Nell’arco di cinque anni è più che raddoppiato in Svizzera il numero di bambini che vengono istruiti a casa propria. Lo rivela un’inchiesta realizzata dal Tages-Anzeiger, secondo cui attualmente 2.079 ragazzi non frequentano né la scuola pubblica, né quella privata.

Le differenze regionali sono notevoli: il cosiddetto homeschooling è particolarmente diffuso nei cantoni di Vaud, Berna, Argovia e Zurigo. Mentre in dieci cantoni (fra cui il Ticino) non vi è alcun allievo fuori dalla scuola.

Le discrepanze sono dettate dalla varietà di regole cantonali. Vaud non prevede requisiti minimi, altri cantoni chiedono per esempio che i genitori che si occupano da soli dei figli abbiano una formazione. Altri ancora sono ultra-restrittivi. I vari approcci generano anche un certo “turismo” dei genitori alla ricerca del luogo da loro ritenuto più idoneo per allevare la prole.

Un tempo chi teneva i figli a casa lo faceva in quanto appartenente a minoranze religiose, mentre oggi questo aspetto è diventato secondario, ha spiegato al Tages-Anzeiger Willi Villiger, presidente del Verein Bildung zu Hause Schweiz, l’associazione elvetica di homeschooling.

Oggi prevalgono tre motivazioni: un primo gruppo di genitori non è soddisfatto del livello della scuola, un secondo diventa senza volerlo docente in casa propria poiché il figlio a scuola sviluppa problemi psichici o di salute, il terzo è invece composto da coloro che non vogliono farsi dettare l’istruzione dall’esterno e puntano a realizzare i loro ideali.

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