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Maestra licenziata per video porno, il pm chiede 14 e 12 mesi per direttrice e madre alunna

Il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna per la direttrice dell'istituto e la madre di un alunna.

Il pm Chiara Canepa ha chiesto una condanna a 14 mesi per la direttrice dell’istituto e a 12 mesi per la madre di una delle bambine al processo sul caso del video hard della maestra condiviso dall’ex fidanzato con gli amici. Come riporta l’edizione online de La Stampa, durante la requisitoria, il magistrato ha parlato di una vera e propria «gogna scolastica» ai danni della ragazza. La direttrice secondo l’accusa «l’ha costretta ad allontanarsi dall’asilo di fronte alle altre insegnanti» e in seguito «ha informato alcuni genitori che la ragazza era protagonista di video porno».

La difesa della direttrice – «Il problema non sono state le foto. Mi sono sentita presa in giro. La maestra prima mi ha detto che voleva andarsene e che voleva dare le dimissioni. Io non ero d’accordo. Poi ha cambiato idea. Numerosi genitori erano intenzionati a togliere i propri figli dall’asilo». Si difende così la dirigente scolastica, assistita dall’avvocato Valentina Zancan. Racconta la sua versione dei fatti. Parla di quel ‘consiglio docenti’ organizzato in fretta e furia il 28 marzo per capire come gestire la situazione, in cui la maestra sarebbe stata umiliata e costretta alle dimissioni. «Nessuno l’ha aggredita – dice – Era una riunione per organizzare il lavoro». Parla di quei messaggi vocali in cui invitava le altre maestre a fare sbagliate la ragazza, così da trovare un pretesto per mandarla via. «Ho esagerato, ma ero arrabbiata. Mi sentivo presa in giro. Non era una situazione semplice» spiega al giudice Modestino Villani. «L’asilo è in un paese che non conta più di 300 case – ripete – Un asilo di ispirazione cattolica».

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