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La maggiore età cambia le regole: comunicazioni scuola-famiglia attenuate

La recente sentenza n. 1141/2023 del Tar di Puglia ha portato alla luce una questione importante riguardante le comunicazioni tra scuola e famiglia. Questa sentenza ha affrontato il delicato equilibrio tra il diritto alla privacy degli studenti maggiorenni e il diritto dei genitori di essere informati sul rendimento scolastico dei loro figli.

Il Patto Scuola-Famiglia

Il Tar ha sottolineato l’importanza del patto scuola-famiglia, un accordo basato sulla collaborazione reciproca tra scuola e genitori per garantire un apprendimento efficace e produttivo. Questo patto prevede che la scuola informi i genitori sul rendimento scolastico, sulle assenze e sui voti dei loro figli.

Cambiamenti dopo la Maggiore Età

Tuttavia, la sentenza ha precisato che, quando lo studente raggiunge la maggiore età, l’obbligo di informare i genitori sul rendimento scolastico sussiste solamente se i genitori lo richiedono esplicitamente e lo studente non si oppone. Questo significa che le comunicazioni scuola-famiglia sono attenuate dopo la maggiore età.

Il Caso Specifico

Nel caso specifico, il ricorrente lamentava varie mancanze da parte della scuola, tra cui la non attivazione di interventi di recupero personalizzati per colmare le sue lacune in matematica e fisica. Inoltre, si lamentava la mancata informazione ai genitori sulle sue carenze, sulle iniziative di recupero e sul giudizio finale.

La sentenza del Tar di Puglia rappresenta un importante passo avanti nella definizione dei diritti e dei doveri degli studenti maggiorenni, dei genitori e delle scuole. Mentre la sentenza riconosce l’importanza del patto scuola-famiglia, sottolinea anche l’importanza del rispetto della privacy degli studenti maggiorenni.

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