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Scuola, Consiglio di Stato boccia Azzolina: “Covid, nuove date per gli assenti al concorso”

Vicenda partita da un ricorso dell'avvocato Marone per una precaria di 53 anni.

Ha fatto discutere l’impossibilità di molti aspiranti docenti a partecipare al concorso straordinario per la scuola partito a ottobre scorso. Le prime prove si svolsero nonostante l’impossibilità di tanti a partecipare perché bloccati a casa dal coronavirus tra malattia e quarantena. Il ministro Azzolina aveva parlato di mancanza di alternative. Detto in soldoni: gli assenti hanno torto comunque. Prima il Tar e ora anche il Consiglio di Stato hanno però bocciato la tesi del ministro: chi era assente può recuperare il concorso con prove suppletive.

La vicenda era partita da un ricorso dell’avvocato Guido Marone per una precaria di 53 anni di Lagonegro che avrebbe dovuto svolgere la prova il 29 ottobre scorso ma che non ebbe modo di presentarsi perché era in quarantena. La precaria fece ricorso al Tar e vinse. Ora le dà ragione anche la sesta Sezione del Consiglio di Stato.

Guido Marone, legale di Napoli che ha patrocinato il ricorso per il sindacato Uil, al Mattino ha spiegato: “Nonostante l’ostinazione del Ministero a non voler riconoscere un diritto così evidente il Consiglio di Stato ha confermato la nostra linea difensiva. A questo punto ci attendiamo un intervento del Ministero che possa garantire eguaglianza di diritti a tutti gli aspiranti docenti”.

Il calendario dovrà dunque essere rivisto. Il Dpcm del 3 dicembre scorso ha sospeso tutte le prove concorsuali fino al al 15 gennaio del 2021. Solo in Campania i docenti che non hanno potuto sostenere la prova per motivi Covid sono 300, in tutta Italia, secondo le stime, sono 5mila su una platea di 64.563.

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