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MIUR. Inviata la nota operativa alle scuole sul Dpcm del 3 dicembre a firma di Max Bruschi

Il MIUR ha inviato alle scuole nota con modalità di applicazione del Dpcm firmato lo scorso 3 dicembre.

A seguito della pubblicazione del DPCM 4 dicembre 2020, pare opportuno integrare le
precedenti note con le novità previste, che riguardano esclusivamente il secondo ciclo di istruzione, ai
sensi dell’articolo 1, comma 10, lettera s).

Scuole del secondo ciclo collocate in zona gialla

A far data dal 7 gennaio 2021, le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione collocate
nelle cosiddette zone gialle e arancioni organizzeranno la presenza a scuola del 75 per cento degli studenti,
garantendo comunque le attività di laboratorio e di inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con
bisogni educativi speciali, per i quali faccio riferimento alle indicazioni previste nelle precedenti note.

Rimodulare il piano di lavoro del personale ATA

Occorre pertanto modulare il piano di lavoro del personale ATA, gli orari delle attività didattiche per
docenti e studenti, nonché degli uffici amministrativi, tenendo conto della frequenza a scuola del 75 per
cento della popolazione scolastica.

Resta inteso che il predetto limite può essere variamente modulato (anche per classi, classi parallele, indirizzi), in considerazione delle esigenze delle istituzioni scolastiche finalizzate a garantire un ottimale svolgimento del servizio e con riferimento alle necessità di garantire le condizioni di sicurezza, fermo restando quanto disciplinato Decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39, recante “Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021” e dal Decreto del Ministro dell’istruzione 7 agosto 2020, n. 89, recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata”.

Utilizzo organico Covid

Colgo altresì l’occasione, anche a fronte delle segnalazioni pervenute al dipartimento, per
segnalare la necessità di un utilizzo ottimale del cd “organico Covid”. Come più volte specificato, non si
tratta di un peraltro inesistente “organico di potenziamento”, ma di risorse di personale destinate, per
quanto riguarda i docenti, a garantire una migliore gestione dei gruppi classe, al fine di ottimizzarne la
numerosità e, per quanto riguarda il personale ATA, volta ad attuare le attività necessarie alla garanzia del
diritto allo studio nonché alla sicurezza e all’igiene degli ambienti. Il continuo mutamento della situazione
ha richiesto alla dirigenza scolastica di operare con la necessaria flessibilità.

Tuttavia, al predetto personale docente, va garantito un orario di servizio il più possibile stabile nonché, al pari dell’organico dell’autonomia, l’assegnazione prioritaria alle classi su orario curricolare.

Scuola dell’infanzia e primaria, iscritti a Scienze della formazione primaria

Una particolare segnalazione, in tal senso, riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, ove è necessario, per quanto possibile, assicurare alle classi sull’orario curricolare docenti perlomeno iscritti al corso di laurea di Scienze della formazione primaria.

Autorizzati gli esami IeFP

Sulla base del DPCM sono altresì consentiti gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, secondo
le disposizioni emanate dalle singole regioni.

A questo proposito, nel ricordare che i percorsi di IeFP per l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione fanno integrale parte del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53, è opportuno desumerne che, in via analogica, anche i suddetti percorsi attivati presso le istituzioni del sistema nazionale di istruzione possano svolgersi con le modalità dei percorsi delle scuole secondarie di secondo grado, ferma restando la responsabilità delle regioni per quanto concerne i percorsi erogati da istituzioni formative accreditate.

Riapertura scuola secondaria di II grado. Tavolo di coordinamento.

Il lavoro di predisposizione delle istituzioni scolastiche del secondo grado per la riapertura
prevede un ruolo specifico per i dirigenti degli UAT, chiamati a far parte del tavolo di coordinamento
“costituito presso ciascuna prefettura – UTG e nell’ambito della Conferenza provinciale permanente di cui
all’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 “presieduto dal Prefetto, per la
definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei
servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di
trasporto a tal fine utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del
carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Al predetto tavolo di coordinamento partecipano il Presidente della provincia o il sindaco della città
metropolitana, gli altri sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero
dell’istruzione, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, delle Regioni e delle
province autonome di Trento e di Bolzano, nonché delle aziende di trasporto pubblico locale. All’esito dei
lavori del tavolo, il Prefetto redige un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni
coinvolte nel coordinamento adottano tutte le misure di rispettiva competenza.

Organizzazione del trasporto pubblico scolastico

Nel caso in cui tali misure non siano assunte nel termine indicato nel suddetto documento, il Prefetto, fermo restando quanto previsto dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ne dà comunicazione al Presidente della Regione, che adotta, ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, una o più ordinanze, con efficacia limitata al pertinente ambito provinciale, volte a garantire l’applicazione, per i settori della scuola e dei trasporti pubblici locali, urbani ed extraurbani, delle misure organizzative
strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità di cui alla presente lettera”.

Non penso sfugga la rilevanza, da parte degli UAT, di una partecipazione attiva che deve
trovare, come ha già trovato per la ripresa di settembre, i necessari momenti di confronto con i DS delle
istituzioni scolastiche dei territori di competenza, e il raccordo con i direttori degli USR. Si tratta di una
occasione per mostrare, ancora una volta, la capacità di risposta da parte delle istituzioni scolastiche e
dell’amministrazione.

Gli uffici del Dipartimento e le Direzioni generali sono, come di consueto, a disposizione.

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