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Scuola, Moige e presidi: sì al prolungamento a luglio. I sindacati, inopportuno, nessuno ci ha consultati

La proposta dell'Azzolina divide il mondo scolastico ed è destinata a sollevare altre polemiche

L’obiettivo del nuovo piano per la scuola presentato dalla ministra Azzolina  e dal Miur alle Regioni

nei giorni scorsi di prolungare fino a luglio la scuola trova consensi, ma anche dissensi.

«Sono le Regioni – ha detto a La 7 –  ad avere competenza sul calendario scolastico ed è possibile

allungare il calendario se si sono perse delle lezioni».

Il 7 gennaio, però, si dovrà comunque tornare in classe, almeno al 75%.. I problemi sono ancora tanti, le parole e le proposte pure e non vengono recepite necessariamente da tutte le Regioni.

Associazione presidi e del Moige favorevoli

Antonello Giannetti  presidente dell’Associazione nazionale presidi in un’intervista al Messaggero si è detto favorevole. «In un anno eccezionale come questo è evidente che alcune certezze possano saltare e quindi potrebbe essere pensabile andare a scuola per qualche giorno in più».

La priorità è quella di «non lasciare nessuno indietro», visti i «problemi legati alla povertà educativa e di chi in questi mesi ha avuto difficoltà». Certo, ammette Giannelli, «l’ipotesi è valida, ma è un po’ prematura», anche perché sarà necessario monitorare la situazione «una volta che riprenderanno le lezioni il prossimo 7 gennaio».

Anche il Moige, il Movimento italiano dei genitori sposa la proposta: Il fondatore e direttore generale della onlus,  Antonio Affinita, ha infatti commentato: «Da anni chiediamo di tenere aperte le scuole nel periodo estivo, del resto solo in Italia le vacanze sono tanto lunghe».

I sindacati: proposta inopportuna, nessuno ci ha interpellati

Bocciate invece dalle organizzazioni sindacali scolastiche.  Maddalena Gissi, segretaria della Cisl Scuola, ritiene «inopportuna» l’idea della ministra: «Ci sono scuole dove l’attività non si è mai interrotta – spiega-.

E anzi, ci sono scuole dove si è sempre lavorato tra mille difficoltà».

Anche il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, respinhe  la proposta dell’Azzolina: «Non esiste: sarebbe rinnegare il lavoro fatto a distanza. O si interrompono le lezioni in presenza o a distanza, oppure ogni altra soluzione renderebbe vano il grande lavoro portato avanti da migliaia di insegnanti».

Rino di Meglio, coordinatore della Gilda degli insegnanti: «Nessuno ha avuto la cortesia di consultarci. È una proposta che offende la professionalità di tutti gli insegnanti impegnati ormai da mesi nella dad, metodologia faticosa che richiede molta preparazione e un tempo di lavoro di gran lunga superiore rispetto a quello ordinario».

La Uil Scuola accetta con riserva. «L’idea di adattare il calendario scolastico è un tassello che va inserito in un disegno complessivo che dia le risposte alle famiglie agli alunni e al personale», ha spiegato Pino Turi, segretario generale della Uil scuola, che aggiunge: «Recuperare a giugno qualche giorno di lezione rappresenta una possibilità non un dogma».

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