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Walter Ricciardi: L’impatto della riapertura della scuola sull’epidemia? Lo scopriremo tra due settimane

Walter Ricciardi: L’impatto della riapertura della scuola sull’epidemia? Lo scopriremo tra due settimane.

“È ancora presto dal punto di vista epidemiologico per capire l’impatto della riapertura delle scuole, dobbiamo aspettare almeno due settimane. Dal punto di vista organizzativo, invece, rimettere in moto 10 milioni di persone è stato un fatto positivo, con qualche disguido qui è lì”. È il giudizio di Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza.

Sulla questione della durata della quarantena Ricciardi ha poi aggiunrto: «Al momento la linea è quella prudenziale del mantenimento dei 14 giorni». «È stata avviata la discussione sulla base di due documenti internazionali. Il primo della Francia, che ha ridotto in una maniera che ci ha lasciato estremamente perplessi» la quarantena «a 7 giorni, e in questo modo si perde una quantità enorme di soggetti infetti. E poi della Germania che ha proposto di abbassarla a 10 giorni. Siamo rimasti d’accordo di valutare queste ipotesi, anche se permane sia da parte dell’Oms che dell’Ecdc l’indicazione a 14 giorni. Entrambe queste istituzioni ci dicono che, se si abbassa la durata – ricorda Ricciardi – si arriva a perdere il 10% dei casi e in una situazione come quella francese, questo significa che si perdono 1000 casi al giorno». «Al momento la linea è questa, ma abbiamo anche detto che è importante che queste decisioni vengano prese con un coordinamento internazionale. Queste misure non possono essere prese dai singoli Paesi».

Aumentare la capienza dei treni all’80% come per il trasporto pubblico? «Noi rimaniamo sempre dell’idea che abbassare la misura di sicurezza della distanza almeno di un metro è pericoloso. Però per i treni ad alta velocità dobbiamo (e stiamo) affrontando la questione in maniera univoca per tutti i vettori nazionali. Approfondiremo, e nel breve periodo daremo una risposta anche per questo». Ricciardi si è detto perplesso per un possibile aumento all’80% della capienza de treni ricordando, però, che oggi «il 50% è per l’alta velocità, mentre invece ci sono numerosi trasporti locali che già marciano all’80%».

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