Sindacati

Turi: Azzolina sbaglia, non si possono sostituire le persone con le macchine. Rispetti il contratto

Turi: Azzolina sbaglia, non si possono sostituire le persone con le macchine. Rispetti il contratto.

Pino Turi, segretario nazionale della Uil scuola interviene a due giorni dall’incontro con i segretari generali dei sindacati scuola. “La ministra sbaglia due volte in un’intervista sola. Guarda alle macchine, alla tecnologia sinonimo di modernizzazione, e divide le persone, che l’innovazione la fanno. La scuola vista dall’ottica della spinta tecnologica non ci convince nella misura in cui trascura le persone. La scuola è rapporto interpersonale che ha bisogno di un clima sereno”. Osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, riflettendo sulla formidabile tempestività delle dichiarazioni in vista di un appuntamento che dovrebbe avere alto spessore politico e non mera vetrina propagandistica.

“La tanto declamata digitalizzazione non sarà in grado di sostituire, grazie a Dio, il lavoro degli insegnanti – aggiunge Turi. La ministra si troverà a settembre con banchi di nuova generazione, probabilmente con una digitalizzazione d’avventura, ma con personale demotivato. La pandemia non ha azzerato i diritti, né spento lo spirito critico delle persone. Il personale della scuola si è mostrato resiliente e capace. Ricordiamo alla ministra che per riconoscere il lavoro, il merito, la qualità potrebbe partire dal rinnovo del contratto. Contratto nazionale che riguarda tutto il personale. Tutto quello che lavora a scuola. Dipendente dello Stato. Il ministro che dovrebbe averne a cuore le sorti, divide, semina vento, e poi si lamenta se raccoglie tempesta.

Questa divisione del personale che si è inventata ieri, tra chi e sindacalizzato e chi no, descrive bene l’idea della nostra ministra – sottolinea Turi- alla vigilia di un incontro, ormai da ultima spiaggia. In Italia si può essere iscritti ad un partito ma anche no, ma votano tutti e tutti contribuiscono alla formazione degli organi parlamentari. Allo stesso modo si può essere iscritti ad un sindacato ma anche no. Ugualmente i diritti acquisiti attraverso le battaglie sindacali (le ore di lavoro, la sicurezza sul lavoro, la maternità come esempi base) diventano di tutti”.

Turi ricorda come il confronto sia alla base di ogni forma di democrazia. “Non sarà problema solo nostro se, questa ministra autocertificata per le competenze sue e dei suoi collaboratori, resta ancorata ai suoi desiderata. Noi vogliamo contribuire alla riapertura delle scuole a settembre, ma si potrà fare solo se si parte dalle situazioni concrete che vanno realizzate: organici, precari, presidi medici, clima costruttivo e spirito di corpo”.

ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGISCUOLA

Piero Angela: “Perché bisogna evitare la psicosi collettiva”

Elogio della lezione frontale: “Didattica è sentire che ciò che si conosce arrivi agli alunni senza sforzo”

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook

Articoli correlati

Back to top button