Didattica a distanza, dirigenti impongono presenza. La protesta dei sindacati
Didattica a distanza, dirigenti impongono presenza. La protesta dei sindacati
Scuole chiuse, polemiche aperte. Soprattutto tra una parte dei dirigenti scolastici e i docenti a loro sottoposti. Due gli argomenti, la presenza di questi ultimi anche nei giorni di sospensione e la didattica a distanza. Se nel primo caso le direttive del ministero hanno diradato i dubbi, sul secondo la polemica non si arresta.
Polemiche iniziate sin dalle prime ore in cui si è parlato di didattica a distanza. Soprattutto sugli obblighi di presenza che alcuni presidi imporrebbero ai docenti, in questi giorni, per programmare l’organizzazione delle videolezioni.
Occorre sottolineare che i dirigenti attivano la didattica online, senza che questa sia obbligatoria, allo stato.
Diversi insegnanti vorrebbero che anche i collegi docenti fossero realizzati online: “Non possono mettere a rischio la nostra salute convocandoci a decine in stanze non sanificate”. Unicobas ha ricordato ai suoi iscritti che le lezioni a distanza non sono sul contratto “e vanno pagate in straordinario”.
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