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Insegnare, un mestiere gravoso. In pensione a 58 anni, ecco come

Insegnare, un mestiere gravoso. In pensione a 58 anni, ecco come

Insegnare un mestiere gravoso, come quello del poliziotto. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, lancia la bomba. Sono giorni concitati per i sindacati. Il decreto scuola è all’esame delle camere e si cerca di emendarlo in positivo. Questo almeno l’intento dei sindacalisti. Pacifico ha, così, presentato trenta proposte al decreto scuola.
Insegnare, un lavoro gravoso

Una in particolare avrebbe un effetto enorme sulla carriera dei docenti e di tutto il personale scolastico. Anief  auspica, innanzitutto che “la Commissione che il Governo allestirà a breve per valutare i nuovi lavori gravosi si concentri sulla comprensione degli strumenti preventivi che possano evitare il burnout. Includendovi il personale docente, ma anche gli Ata e i dirigenti scolastici.

“Facendo questo, – spiega Pacifico- gli esperti di stress da lavoro “andrebbero a scoprire che nell’insegnamento ed in generale nel mondo della scuola c’è la necessità di aprire delle ‘finestre’, per la troppa usura che questo lavoro comporta, anche per lo stress psichico e mentale”.

Perché l’usura, evidentemente, non deriva solo dalle attività fisicamente più faticose e stressanti.

Portare il limite a 58 anni

Bisogna approvare delle leggi che “consentano, come per le forze armate e di polizia, di poter andare in pensione a 58 anni”.

“Quindi – ha concluso Pacifico – vanno applicati sempre i meccanismi della speranza di vita, ma non a 67 anni, perché l’Italia ha già il più alto numero di insegnanti al mondo superiori alla fascia di 50 anni. Bisogna allora eliminare il gap generazionale, utilizzare l’esperienza di chi da tanti anni lavora nella scuola, anche per svolgere altri compiti (alternativi alla didattica, ad esempio come tutor dei neo-assunti n.d.r.). Perché non si può morire prima di andare in pensione”.

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