Scuola italiana: il 59% dei docenti è over 50, per il 68% di loro priorità è aumento salari
Una duplice sfida attende la Scuola italiana nei prossimi dieci anni: oltre un milione di studenti in meno e circa meta’ degli attuali docenti che andranno in pensione. Lo dice il Rapporto Ocse. Lo studio evidenzia che l’Italia ha la quota maggiore di docenti ultra 50enni (59%) e dovrà sostituirne circa la meta’ entro i prossimi dieci anni ed ha la quota piu’ bassa di insegnanti di eta’ tra i 25 e i 34 anni nei Paesi dell’OCSE. Il 68% degli insegnanti ha dichiarato che migliorare i salari dei docenti dovrebbe essere una priorità.
Scuola: i numeri dell’OCSE
Tutti i giovani di eta’ compresa tra i 6 e i 14 anni – l’eta’ che copre la Scuola dell’obbligo nella maggior parte dei Paesi dell’OCSE – sono scolarizzati in Italia. La piena scolarizzazione (i tassi di scolarizzazione superiori al 90%) inizia prima in Italia, all’eta’ di 3 anni, con un tasso di scolarizzazione del 94% tra i bambini di eta’ compresa tra i 3 e i 5 anni, rispetto all’87% in media nei Paesi dell’OCSE. L’Italia ha altresi’ programmi per i bambini di meno di 3 anni, ma non sono coperti dalla Classificazione internazionale standard dell’istruzione (ISCED).
E’ quanto emerge dal Rapporto In Italia, l’istruzione pre-primaria e’ erogata principalmente dal settore pubblico. Solo il 28% dei bambini e’ iscritto in scuole private (media OCSE: 34%), mentre il 72% rimanente frequenta istituti pubblici. Nelle scuole dell’infanzia il numero di bambini per insegnante si attesta a 12, rispetto alla media OCSE di 15.
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