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Schedatura dei prof, è guerra aperta fuori e dentro le aule. Gli unici a tacere sono Lega e 5Stelle

Schedatura dei prof, è guerra aperta fuori e dentro le aule. Gli unici a tacere sono Lega e 5Stelle. La politica resti fuori dalla scuola ma la battaglia che si e’ scatenata all’ipotesi della sindaca di Monfalcone – un ascolto riservato al quale si potranno rivolgere studenti e genitori per riferire di eventuali critiche rivolte all’Amministrazione comunale da parte di insegnanti “di sinistra” – e’ invece tutta politica. Paradossalmente, a non intervenire e’ proprio l’oggetto della polemica: il personale della scuola.

SCHEDATURA PROF, LE REAZIONI DELLA POLITICA

Soltanto in serata tra interrogazioni parlamentari e toni politici aspri, un nuovo protagonista entra nell’arena, e’ il sindacato, che esprime critiche durissime alla sindaca. A colpire e’ il Pd, che interviene non solo con esponenti locali ma fa parlare anche calibri nazionali – dopo la parlamentare ed ex presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, e la ex senatrice Laura Fasiolo, ieri.

Obiettivo e’ la sindaca di Monfalcone, convinta leghista, e il Carroccio, ma anche il ministro dell’Istruzione, il leghista Marco Bussetti. E’ a lui che si rivolge la vicepresidente del Pd e capogruppo dem in Commissione Cultura alla Camera, Anna Ascani, accusandolo di non tutelare la liberta’ degli insegnanti. Analogamente, Camilla Sgambato, responsabile scuola del Pd, parla di ‘caccia alle streghe’, ‘schedatura’.

Oltre al Pd – che con Malpezzi e Rojc ha presentato una interrogazione a Bussetti – critiche dure sono giunte anche da altre realta’ della sinistra. Per Nicola Fratoianni (SI) “e’ finito il tempo dei Podesta’”; la senatrice di Leu, Loredana De Petris, fa rimbalzare l’accusa di “liste di proscrizione”, e via dicendo, Articolo 1, Pci e altri.

Nel silenzio totale delle forze di governo, ma anche di insegnanti, presidi e altre figure professionali della scuola , in serata si fa largo la Uil Fvg: Ugo Previti, segretario scuola afferma che “la politica deve restare fuori dalla scuola in qualsiasi forma e mezzo”. Poi taglia corto: “Se i docenti fanno politica in classe, i genitori e gli alunni hanno gia’ tutti i mezzi per contestarli”, e si consideri che “i veri problemi della scuola sono ben altri”.

Durissimi, Cgil e Cisl di categoria del Fvg: la sindaca “sposta l’attenzione sui presunti professori di ‘sinistra’ o ‘ideologizzati'” per coprire i suoi “fallimenti politici” nei primi due anni di mandato. Per Francesco Sinopoli, (Flc Cgil), e Adriano Zonta (Flc Cgil) “non ha risolto il problema delle liste d’attesa nelle scuole dell’infanzia, che vedono 78 bimbi esclusi dall’istruzione e nonostante la disponibilita’ dell’Ufficio scolastico regionale, non e’ riuscita a trovare gli spazi per aprire almeno due sezioni di scuola della infanzia, mentre per i dirigenti scolastici gli spazi ci sono”.

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