In questi giorni, tra i tanti temi relativi al mondo della Scuola, tiene banco, è il caso di dire, la polemica sui… banchi a rotelle. Spopola ad esempio una battuta: “Da banchi a Bianchi (il nuovo Ministro dell’Istruzione, ndr) il passo è breve, basta una i”.
Al di là dell’ironia amara, c’è chi ancora, come E.M., utente di facebook, non si spiega la “vergogna dei banchi a rotelle”: “Io li chiamo banchi procovid perchè facilitano l’assembramento degli alunni che adesso si avvicinano tra loro con maggiore facilità, altro che distanziamento”.
E come se non bastasse sono scomodissimi, il piano di appoggio è ridicolo ed è studiato solo per i destri, i mancini scrivono con il braccio penzoloni. La base, poi, ve la raccomando: è ricettacolo di sporco, polvere e pedate.
LE LAMENTELE DEI COLLABORATORI
Giustamente i collaboratori si lamentano perchè ci vogliono più di 5 minuti per pulire ogni singolo banco. Infine occupano un sacco di spazio anche visivamente, ma tanto noi abbiamo aule enormi… Chi paga questo spreco assurdo? Noi contribuenti, ovviamente. Ricordo le immagini imbarazzanti in cui l’ex ministro Azzolina ne prova uno in diretta…”.
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