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Banchi a rotelle, gli unici a pagare? I collaboratori ATA, che lavoraccio

Al personale ATA, infatti, è stato affidato il duro compito di trasportarli all'interno degli istituti a piacimento dei dirigenti scolastici.

I banchi a rotelle della Azzolina, gli unici a pagare? I collaboratori ATA, che lavoraccio. In tanti si sono chiesti quanto fossero utili i famosi “banchi a rotelle”. Quelli che sarebbero dovuti servire agli studenti italiani per ritornare in classe in sicurezza, in piena epidemia. Ma pochi hanno saputo dare una risposta. La questione, poi, è diventata politica. Le fazioni si sono attaccate da destra a sinistra sull’utilità di questi nuovi banchetti voluti dall’ex Ministro Lucia Azzolina per contrastare l’epidemia da Coronavirus. Addirittura, nella Regione Veneto, l’assessore all’Istruzione Donazzan li ha del tutto banditi.

 

A suo dire, infatti, portavano problemi di postura agli studenti. Nel frattempo gli unici a “pagare” sono stati i collaboratori scolastici delle scuole. Al personale ATA, infatti, è stato affidato il duro compito di trasportarli all’interno degli istituti a piacimento dei dirigenti scolastici. In alcune scuole non sono mancati i disagi, anche perché molti collaboratori sono avanti con l’età o soggetti a rischio. Il duro lavoro è servito a poco o nulla, anche perché molti di questi banchi a rotelle restano nei depositi degli istituti. Un lavoraccio per il personale ATA, che in questa emergenza Coronavirus non ha mai smesso di lavorare. Il personale scolastico non si risparmia davvero mai. Anche in tempi di forte crisi.

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